Comici spaventati guerrieri
- Autore: Stefano Benni
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
“In Comici spaventati guerrieri faccio semplicemente una scoperta (forse l’avevo già fatta), che non esiste nessuna opposizione tra la tonalità del comico e quella del tragico […] Il contrario del comico non è il tragico ma è l’indifferente, l’indifferenza. Una persona indifferente non è capace di senso dell’umorismo, prende tutto terribilmente sul serio ma non è neanche capace di partecipare al dolore degli altri e quindi non è capace di senso del tragico.”– (Stefano Benni)
La morte di Leo Leone con una fucilata da parte di ignoti nei pressi del ConDominio di Bessico scatena immediatamente la curiosità dei suoi amici che partono da un quartiere di periferia per attraversare la città con lo scopo di raccogliere più informazioni possibili. La polizia, dal canto suo, non ha indizi o non vuole trovarne dal momento che il ConDominio è abitato da personalità influenti. Il commissario Porzio ritiene che non sia il caso di turbare troppo la tranquillità delle persone per la morte di un ladruncolo e scoraggia in qualche modo anche la stampa ad occuparsene. Ma il professor Lucio Lucertola conosceva bene il suo ex allievo, per questo motivo decide di partecipare a questa traversata in compagnia del suo fedele scudiero Luca Lupetto. Nell’impresa parteciperanno anche altri amici tra i quali Lucia, la morosa di Leo, e Lee, esperto di kung-fu, che fugge dalla clinica psichiatrica e sarà, per altro, l’autore di un monologo molto commovente che, già da solo, racchiude il nocciolo del libro. I personaggi dalla dubbia moralità sono, invece, proprio alcuni condomini di quella palazzina tanto signorile. Qui troviamo, infatti, il Sandri, detto Rambo per l’amore spassionato per le pistole, noto finanziere e sospetto trafficante d’armi; Edgardo Zecca, commerciante e trafficante di droga; i cinematografari della Videostar che intrallazzavano con film porno; Federì, figlio della portinaia, un delinquentello fascistoide e poi altri la cui vita scorreva tranquilla, quasi dissociata dalla realtà. Il caso finisce naturalmente per essere archiviato. L’attenzione è tutta rivolta all’elezione del nuovo sindaco, Ciccio Cornacchia, che, come si potrà evincere tra le righe, non porterà alcun vantaggio ai suoi cittadini se non alla politica.
Scritto venticinque anni fa (nel 1986), questo romanzo è una meravigliosa favola dai contenuti drammaticamente attuali che ha il potere di arrivare all’anima del lettore e coinvolgerla in un’esperienza a trecentosessanta gradi dove momenti esilaranti si alternano, senza respingersi, a momenti tragici in un continuum molto coinvolgente. Raccontata con lo stile raffinato e affabulatorio tipico di Benni, tutta la vicenda, lungi dall’essere un giallo o un romanzo poliziesco, ruota attorno a questo omicidio che costituisce quasi un pretesto, se non il mezzo, per puntare i riflettori su questioni rilevanti: gli sporchi interessi di chi governa, l’asservimento della stampa e le dinamiche che intercorrono tra chi si lascia ammaliare dal potere e chi si ribella ad esso. Questi ultimi, però, avranno davanti solo due vie d’uscita: la follia o l’avvilita rassegnazione. Buona lettura.
Comici spaventati guerrieri
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