Con l’anima di traverso di Zita Dazzi

“Con l’anima di traverso” (Solferino 2019) è il nuovo romanzo della giornalista e scrittrice Zita Dazzi, nata a Milano e cresciuta a Roma, che racconta “La storia di resistenza e libertà di Laura Wronowsky”, come recita il sottotitolo del volume.

Tecla è un’adolescente curiosa del mondo che la circonda di tredici anni e fin dal primo incontro ha provato un’istintiva simpatia per l’anziana signora, che abita al terzo piano del suo palazzo. Laura ha novantacinque anni e li compie il 1° gennaio, lo stesso giorno del compleanno di Tecla. Nonostante la grande differenza di età, Tecla non si sente a disagio con Laura, anzi. Quando la ragazza domanda ai genitori notizie su Laura, loro rispondono che Laura era una partigiana, cioè:

una persona che aveva fatto la Resistenza e a diciannove anni era sulle montagne a combattere i fascisti.

Da quel momento in poi Tecla desidera sapere di più sulla lotta partigiana di Laura e sulla Resistenza, perché Tecla sa quanto sia importante conoscere qualcosa di quella storia, fondamentale anche per i tempi odierni. I ragazzi che avevano fatto la Resistenza erano saliti sui monti all’età di Tecla o poco più. Diventa dunque impellente per Tecla informarsi dalla viva voce di chi c’è stato, dai testimoni di quel periodo, come appunto Laura Wronowsky. Saperne di più in vista della grande manifestazione del 25 aprile, il giorno della Liberazione, evento al quale Tecla non vuole mancare. “Allora, da dove cominciamo?”.

Nel romanzo scritto “Per le ragazze di oggi e di domani, perché prendano esempio da quelle di ieri”, attraverso il racconto fiume di una lunga vita, l’autrice rievoca la vera storia di Laura Wronowsky, nipote di Giacomo Matteotti (sua madre e la moglie del deputato socialista erano sorelle), nata con “l’anima di traverso”. Ribelle, sempre in opposizione, proveniente da una famiglia antifascista di nobili origini, Laura ha vissuto da proletaria, con gusti proletari, sommando una vita di grande e operosa fatica con poche risorse e molte amarezze, mai doma e mai sconfitta. Un’intera esistenza in opposizione quella di Laura Wronowsky, completamente delusa e disillusa per come va la politica oggigiorno e per la degenerazione all’interno delle Istituzioni. Il lungo e appassionante viaggio attraverso anni difficili e nodali per Laura e per l’Italia, colpisce Tecla che comprende l’impegno e il sacrificio di molti giovani, che scelsero di imbracciare il fucile per donare alla loro patria un futuro di libertà e di speranza. L’autrice con questo incalzante romanzo dimostra come sia e resti basilare il valore della memoria.
“Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.” Antonio Gramsci da Indifferenti, “La città futura”, numero unico, 11 febbraio 1917.