Cuore puro di Laura D’Angelo

L’amore, questo sentimento totalizzante, questo centro attorno a cui gravita la nostra vita. L’amore che tira fuori il meglio di noi, che è realizzazione, l’amore che fa soffrire, l’amore che è gioia e dolore. In Atti di sottomissione di Megan Nolan c’è una parte che andrebbe benissimo per descrivere la dimensione esistenziale che permea la scrittura e la vita di Laura D’Angelo, autrice del suo ultimo lavoro Cuore puro (Interno Libri Edizioni, 2024):

Ogni azione mi avrebbe condotto nel luogo più giusto per me, e quel luogo era l’amore. L’amore era la grande consolazione, avrebbe incendiato i campi della mia vita in un istante, senza lasciare nulla dietro di sé […] al suo posto avevo coltivato una grande fede nell’amore.

Una grande fede nell’amore, è questo Cuore puro. Ma anche e soprattutto una grande cura della parola, condotta da Laura D’Angelo con nitore e gentilezza di cuore, in prose fluide e rime dense di significato in cui la poesia si nasconde e si rivela con candore raro.
Laura D’Angelo è critico letterario, narratrice e poetessa. Ha pubblicato Poesia dell’assenza (Il Convivio, 2023) e Sua maestà di un amore (Scatole Parlanti, 2021). Dottore di ricerca in Studi umanistici e filologa classica, si dedica alla scrittura scientifica su riviste accademiche di poesia e di letteratura. Scrive inoltre su riviste online di letteratura e poesia contemporanee. Attualmente si sta dedicando alla scrittura poetica e alla narrativa per adulti e ragazzi.

Leggiamo in Cuore puro:

È l’amore che detti incosciente a me che ti scrivo a memoria nei giorni di niente, che ti canto a sorpresa nelle sere d’estate, nelle primavere assolate, che ti perdo e ritrovo nella nostalgia delle stagioni dimenticate. È un dolore piano, un turbamento gentile, il pegno indelebile di un eterno divenire.

L’amore è il motivo del canto e l’antidoto al dolore, fonte di consolazione e di sublimazione, è la risposta ultima che autorizza il canto e la spontaneità dei sentimenti, che ci rendono umani e veri e che ci donano stupori e meraviglie.

Laura D’Angelo ha infatti più volte scritto:

A volte per incoscienza incontriamo affetti indelebili, ci esponiamo all’errore, crediamo di trovarci e invece ci smarriamo, pensiamo di arrivare e invece l’approdo è lontano, crediamo di essere persi e invece troviamo un insolito candore. La realtà si manifesta continuamente, e non è tutto materiale, commerciale. Ci innamoriamo. Ci stupiamo di fronte ad un tramonto, ci fermiamo a commuoverci. Il cuore è come quel mare cui affidiamo i nostri sogni, i nostri pensieri, le nostre lacrime o delusioni… beve tutto, affoga di pianto o di amore, ma sa ricominciare.

L’amore dunque inteso come la fiammata purificatrice, come il brivido e la pace, come ciò che ci spinge a sorridere per strada – dice l’autrice – o a nasconderci in una struggente nostalgia.

Amami con il fiato spezzato, con il respiro più profondo, con il soffio del giorno che annuncia il cambiamento, il ritorno, o forse solo con il brivido che sento a tenerti vicino e a portarti dentro, il brivido che altro non è che il senso della pace.

Cuore puro non è un libro semplice, seppur scritto con una scrittura cristallina che ti avvolge all’improvviso, ma un libro che sceglie la profondità della complessità, con la dolcezza inconfondibile di Laura D’Angelo, che ci dona un diario intimo e malinconico, per sorridere tra le lacrime e piangere d’amore, un libro per riconoscere il dolore e poi scegliere l’amore per ricominciare.

Perché sia amore non deve essere solitudine o dolore, anche se capita di perderlo per strada, sotto la pioggia, per distrazione, in una giornata grigia, per confusione, di fronte ad una porta per tanti anni aperta e ora chiusa. Perché sia amore sa parlarti anche nella solitudine, in quello che resta perché quello che si ama non passa, perché l’amore sa riempire, perché l’amore sa come non scomparire.