Curiosità letterarie
- Autore: Wilkie Collins
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2018
“Curiosità letterarie” è un piccolo saggio del padre del genere poliziesco Wilkie Collins. L’autore sovente scrisse oltre che romanzi, saggi e divertissement letterari su riviste culturali in particolare in collaborazione con Charles Dickens.
Il saggio “Curiosità letterarie” analizza di fatto due articoli.
Nel primo articolo Wilkie Collins prende il esame l’enorme diffusione delle riviste da un penny distribuite nella Londra di metà Ottocento e tenta di tracciare un profilo del vasto e sconosciuto pubblico (circa tre milioni di lettori) di questi cosiddetti penny journals:
“Il noto pubblico di lettori - la minoranza di cui ho già fatto menzione - è facilmente individuabile e classificabile. C’è il pubblico religioso, con librai e produzioni letterarie proprie, che includono tanto riviste e quotidiani, quanto libri. C’è il pubblico che legge per tenersi informato, e si dedica alla Storia, ai Trattati, ai Resoconti di viaggi per terra e per mare. C’è il pubblico che legge per svago, ed è il cliente abituale delle Biblioteche itineranti e delle bancarelle di libri nelle stazioni ferroviarie. C’è infine il pubblico che non legge altro che i quotidiani. Noi tutti sapremo indicare le persone che rappresentano queste varie categorie. Vediamo i libri che apprezzano sui loro tavoli. Le incontriamo a un banchetto e li sentiamo parlare dei loro autori preferiti (...) ma cosa sappiamo dell’enorme maggioranza bandita, delle tribù letterarie perdute, dei prodigiosi, travolgenti tre milioni? Assolutamente nulla”.
Ma di fatto individuare chi siano queste “tribù letterarie perdute” non è cosa semplice.
Il secondo articolo, e quindi la seconda parte del saggio, è la recensione della biografia di Honoré de Balzac che tracciò l’editore Werdet nel 1859. In questo articolo da un lato si mettono in luce le qualità di Balzac:
“La peculiarità del tratto letterario di Balzac risiede nel fatto che egli non compromette mai le finezze e le sottigliezze dell’Arte per ottenere un effetto temporaneo. La cornice in cui è incastonata la sua idea è sempre cesellata con una minuziosità che nulla esclude”.
e dall’altro Wilkie Collins si interroga su un fenomeno alquanto singolare: come mai Balzac, così apprezzato e noto in tutta Europa, in Inghilterra è quasi uno sconosciuto?
Da bravo inglese Wilkie Collins affronta il quesito con un certo sense of humor. “Curiosità letterarie” è un saggio breve e piacevole ma, come prevedibile, è da considerarsi un divertissement letterario ben altra cosa dai romanzi polizieschi di Wilkie Collins ai quali siamo abituati.
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