Due
- Autore: Enrico Brizzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: HarperCollins
- Anno di pubblicazione: 2024
Enrico Brizzi, diplomato al liceo classico Galvani (qui ironicamente trasformato in “Caimani”), torna con Due (HarperCollins Italia, 2024), seguito ideale del suo romanzo di culto Jack Frusciante è uscito dal gruppo, uscito 30 anni fa, nel 1994. Nel primo libro, Alex e Aidi si erano conosciuti al liceo e la loro relazione era iniziata durante la quarta superiore, fatta di momenti semplici e teneri, come i primi baci. Tuttavia, l’estate aveva segnato una svolta: Aidi è partita per un anno di studio negli Stati Uniti e così hanno dovuto interrompere la relazione.
Ora si riprende quindi con Alex che, durante l’estate, ha deciso di affrontare l’Interrail, viaggio simbolo degli anni ’90, che lo porta a esplorare l’Europa in treno, tra notti passate a dormire per terra e risse nei locali. Al suo ritorno, a settembre, Alex si ritrova a cominciare l’ultimo anno di scuola senza di lei, immerso in un turbinio di esperienze e riflessioni, sospeso tra il passato e l’attesa del suo ritorno.
L’anno scolastico per Alex è una miscela di leggerezza e introspezione. Viene raccontato più in profondità il passaggio di tanti ragazzi, e soprattutto ragazze, alla pubertà e l’affacciarsi all’età adulta: le preoccupazioni per le interrogazioni, le abitudini di fare collage di ricordi nel diario e gli scherzi ai ragazzini del primo anno, appena arrivati dalle scuole medie. Non mancano i dissidi politici con i professori o il rapporto con quelli che vanno oltre il semplice nozionismo, diventando maestri di vita. Questo quadro scolastico riflette un periodo di transizione, in cui il protagonista comincia a guardare con inquietudine e curiosità alle sfide del futuro. La narrazione è intrisa di riferimenti agli anni ’90: il walkman, le cassette TDK, l’atlante DeAgostini.
Nel frattempo, Aidi affronta la sua esperienza americana tra competizione, paesaggi mozzafiato e un senso di solitudine che non riesce a scacciare del tutto. I due si scambiano lettere, unico filo conduttore del loro rapporto, ma cariche di ambiguità: si chiedono se l’altro sia rimasto fedele o abbia ceduto alle tentazioni, catturando lo spirito di un’epoca fatta di attese e comunicazioni lente, lontana dall’iperconnessione moderna. Sorge infatti la domanda retorica se si diffonderà uno strumento veloce come era allora il fax.
Enrico Brizzi mescola slang bolognese, latinismi, parole straniere, accenni a luoghi della "Bologna bene" e rimandi a famosi testi di canzoni. Uno stile che spezzetta molto il ritmo narrativo e può richiedere concentrazione per seguire gli eventi e ricerche su internet per chi non conosce certi contesti. Si alternano leggerezza e introspezione, raccontando un amore a distanza carico di dubbi e speranze. L’attesa del ricongiungimento tra Alex e Aidi è il cuore del romanzo: si chiedono se il loro amore resisterà alla distanza, alle tentazioni e ai non detti. Un racconto che parla di crescita, di errori e della ricerca di sé stessi, sospeso tra autenticità e nostalgia verso i vecchi tempi e i ricordi di amici come il compianto Martino.
Nato a Bologna nel 1974, Enrico Brizzi ha esordito giovanissimo con il già citato Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1994, da cui è stato tratto l’omonimo film del 1996). Nel corso della carriera si è avvicinato a diversi generi letterari con il romanzo pulp Bastogne (1996), il libro per ragazzi Paco & il più forte di tutti (1997) e le cronache di viaggio Nessuno lo saprà (2005). Ha collaborato con testate come “L’Unità”, “Il Corriere della Sera” e “L’Espresso” e ha realizzato letture musicate partendo dalle sue opere, come “La vita quotidiana in Italia” (tratto dal libro La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio, 2010).
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Bolognesi nati tra il 1980 e il 1986.
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