I draghi del cuore
- Autore: Maria Grazia Pollino
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
I draghi del cuore (Englaro edizioni, pp.56, 2023) è la seconda fiaba pubblicata da Maria Grazia Pollino, già maestra elementare con lunga esperienza di psicologia infantile. Il libro è illustrato magnificamente da Marco Englaro.
Come ogni fiaba classica, anche qui l’immaginazione attiva strumenti di conoscenza di sé sia nel bambino che nell’adulto, nell’eterno puer che è in noi, attraverso simboli pregnanti.
Il simbolo è un linguaggio sovrarazionale, sintetico nella sua rappresentazione, efficace in quanto smuove le emozioni ed è in grado di trasformarle, calmierarle, renderle energia utile per sé e per la comunità.
L’autrice ci presenta un re saggio e buono, amato dal suo popolo, eppure nel suo cuore albergano due draghi in contrasto tra loro, uno bianco e uno nero; essi litigano in continuazione perché vorrebbero possedere il cuore del re ciascuno tutto per sé. Le loro intenzioni non sono malvagie, eppure sono proprio i loro litigi a trasformare il re in una muta e inerte statua di sale. Il sale è sapienza, ora diventata inutile.
I draghi a questo punto riescono a riconciliarsi, uniti dalla nostalgia del loro amato sovrano che sembra perduto, ma ciò non basta a riparare il danno. Essi sono ignoranti, non conoscono la vita né la solidarietà. Prima che l’incantesimo si sciolga, i due protagonisti alati devono andare all’avventura, avere fame, sperimentare ed accettare l’aiuto di altri animali e dell’uomo, e ricambiare.
Il loro sputare fuoco può spaventare oppure essere una fonte di energia, dipende dall’uso che ne fanno.
I due si separano, Drago Bianco preferisce andare ad esplorare il mare, Drago Nero il monte.
Drago Bianco incontra Balena che lo nutre e gli pone la domanda fondamentale:
[…] Che fai qui?...Tu non sei né pesce né uccello… tornatene sulla terra ! tu non puoi stare qui.
Per la prima volta il drago si chiese chi fosse…Né pesce né uccello… chi era?
- Chi sei? Da dove vieni?...dove vuoi andare?
Ciascuno di noi porta impresse interiormente le grandi domande: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo. Nasciamo dall’amore e torniamo all’amore.
Drago Nero in un bosco rischia di incendiarlo con le sue lingue di fuoco, ma uno scoiattolo lo ferma e lo redarguisce, tutti gli animali quindi lo nutrono in modo solidale. Il drago porta un bambino e suo padre a fare un giro in cielo.
Drago Bianco, dopo che la Balena lo lascia, si sente solo e cade nel panico. Si avvicina ai grandi ghiacci e incontra una muta di cani che tirano la slitta, guidati dall’uomo. Quest’ultimo ha trovato un compagno di viaggio. Nessuno è solo.
È proprio l’unione del lato umano con le forze ardenti interiori, i draghi, conosciuti, accettati e divenuti amici a risolvere la situazione.
Entrambi i draghi conservano un pezzetto del mantello di sale del re, che funge da amuleto e collegamento telepatico tra loro. Attraverso questo oggetto magico, nello stesso momento essi desiderano ritrovarsi ed abbracciarsi. Detto fatto sono ai piedi del re, la cui statua comincia a muoversi. Con i draghi rappacificati e riunitisi nel suo cuore in un unico essere, egli ridiventa il sovrano, certamente ancora più saggio. Si sente finalmente padre.
I draghi uniti si trasformano in un essere umano, suo figlio, che si manifesta in una colonna di luce brillante. Tutti si radunano sulla spiaggia a contemplare il bellissimo fenomeno, ricolmi di gioia. Fuor di metafora: l’inconscio mostruoso (dal latino “monstrum”, segno divino) diventa cosciente.
La fiaba di Pollino rimanda alle due anime che si combattono nell’interiorità del Faust di Goethe; anche questo capolavoro trae spunto da un’antica tradizione popolare fiabesca.
Tutti i conflitti sociali sorgono nell’anima non ancora evoluta. La capacità di risolverli porta alla pace oppure alla guerra, in noi e nel mondo. In ciò sta il futuro dell’umanità.
I DRAGHI DEL CUORE
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