Le avventure di Ludovico
- Autore: Maria Grazia Pollino
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Chi può scrivere una fiaba tradizionale piena di colpi di scena, divertente, emozionante, con intenti pedagogici, etici, dove il bene vince sul male?
Una maestra naturalmente, una maestra in pensione, con alle spalle una grande esperienza didattica, capace di entrare con la fantasia nella psicologia infantile.
Si tratta di Maria Grazia Pollino, autrice di Le avventure di Ludovico (G.A.Z. edizioni, pp. 69, 2022), con le illustrazioni di Caterina Juric, belle immagini dipinte ad acquerello, non troppe per stimolare il bambino alla lettura del testo e lasciare che l’immaginazione individuale lavori insieme alla logica discorsiva. In tal modo vengono messe in moto entrambe le facoltà cerebrali, il lobo del cervello sinistro deputato alla parola e al ragionamento, alle sequenze temporali; il lobo del cervello destro che presiede alle immagini simboliche e ai sentimenti.
Con tono affabulatorio e confidenziale, sorprese continue, interventi di maghi buoni, agguati di streghe, presenze benefiche e affettuose di animali amici, formiche, il piccione, il cavallo, il gatto, l’autrice costruisce trama e personaggio protagonista. Lodovico riesce a scalare una montagna (altro simbolo degli ostacoli da superare nella vita) e a scoprire che cosa accade nel misterioso castello posto sulla cima. Il castello rappresenta l’alter ego del bambino, ciò che deve conoscere di sé stesso.
Ogni fiaba contiene sempre un percorso evolutivo di formazione, paure da superare, aumento del coraggio, un buon fine da conseguire. Ludovico dovrà liberare valorosamente il proprietario del maniero, un principe divenuto brutto, sformato e gigantesco per un sortilegio messo in opera da una donna, la regina sua futura suocera che per il momento si rifiuta di dare la figlia in sposa al giovane, prima bellissimo.
A differenza della fiaba La Bella e la Bestia, nata nel XVIII secolo in Francia sulla scia del mito Amore e Psiche narrato da Apuleio, in cui la Bestia è tale per il suo egoismo, qui il principe invece è innocente, vittima di una donna nevrotica. Il liberatore può essere solo una figura buona, e Ludovico lo è.
Infatti il suo protettore vestito di azzurro, il mago Zefiro, gli dice:
So che vuoi scoprire chi vive nel castello, lassù, in cima alla montagna, e, siccome il tuo cuore è buono, io ti aiuterò.
Tutto finirà bene e lasciamo scoprire a piccoli e grandi lettori il gioco degli eventi magici. Basti dire che Ludovico deve superare tre prove: trovare una piuma d’oro d’oca, raccogliere le perle di una collana, portare al castello un rubino custodito da un drago in una grotta. La fatica e, a tratti, il tremore non mancano. Zefiro correrà sempre in suo aiuto, è l’immagine del padre buono, anche divino. Insegna il “come”, ma le azioni da compere spettano al bimbo, che si responsabilizza e mette alla prova il suo valore.
C’è da chiedersi: il bene vince sempre sul male? Prima o poi sì, non soltanto nel mondo fiabesco. Questa giustizia indefettibile in Oriente è chiamata "karma". La ricompensa del male è il male, la ricompensa del bene è il bene. Un nostro proverbio popolare recita:
Il Signore non paga tutti i sabati, ma quando paga, paga bene.
Le tradizioni popolari e le fiabe sono parenti stretti.
E Ludovico?
Felice ritornò a casa dai suoi genitori, più grande, più fiducioso, pieno di avventure da raccontare e...
con un gattino da coccolare.
Il testo è stato scelto a Gradisca dalla maestra Salvatrice, in una classe di seconda elementare, come materia scolastica nelle ore di italiano, unendo gioco e apprendimento.
Le avventure di Ludovico
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