I sei volti dell’amore di Sarah Jio

I sei volti dell’amore (titolo originale The Look of Love, traduzione di Patrizia Spinato) è il nuovo romanzo di Sarah Jio, nata e cresciuta a Seattle (USA), edito dalla Casa Editrice Nord.

“Tiro il guinzaglio di Sam, il mio Golden Retriever, mentre infilo la chiave nella cassetta della posta”.

24 dicembre 2012. Seattle. Jane Williams era appena uscita dalla sua abitazione situata in un palazzo di Pike Street per dirigersi nel suo negozio di fiori, il Flower Lady. Il locale era stato aperto dalla nonna di Jane, Rosemary, ed era stato il primo negozio di fiori di Pike Place Market nel 1945, subito dopo la guerra.

Quando le dita di Rosemary si erano arrese all’artrosi, negli anni Ottanta, la madre di Jane, Annie, aveva preso il suo posto. Ma Annie era morta quando sua figlia aveva solo diciotto anni. Appena terminata l’università, Jane aveva iniziato a gestire il negozio, quindi se c’era una costante nella vita della giovane erano i fiori. Cresciuta nel negozio, Jane aveva cominciato spazzando foglie e petali, per poi sedersi allo sgabello dietro il bancone e infine aiutare la nonna con le composizioni. “Sei una fiorista nata. Abbiamo il dono di saper toccare il cuore della gente, di farla emozionare”, ripeteva sempre Rosemary alla nipote.

In quella mattina della vigilia di Natale, che Jane trascorse come da consuetudine da sola con il suo cane, il cielo era solcato da nuvole pesanti e scure che annunciavano una vera e propria bufera di neve, almeno secondo le previsioni di Bernard, il portiere dello stabile di Jane. L’atmosfera era ovattata, c’era sempre una strana pace prima di una bufera di neve. Osservando una donna elegante e altezzosa acquistare il giornale all’edicola, a Jane si era annebbiata la vista, come ogni tanto le capitava. La prima volta che aveva accusato quel problema alla vista era stata da bambina quando suo padre aveva abbandonato sua madre, lei e suo fratello Flyn, per andarsene a Los Angeles, e raggiungere una donna che aveva conosciuto là. Impossibile dimenticare la disperazione della mamma, eppure in quell’istante Jane aveva visto tutto annebbiato, e non era colpa delle lacrime, “ma di qualcos’altro dentro di me”. Solo il giorno di Natale, che coincideva con il ventinovesimo compleanno di Jane, tramite una lettera firmata Colette Dubois, la ragazza, che aveva chiuso il suo cuore al sentimento e alla passione, avrebbe scoperto di possedere un dono.

“Una qualità rara e speciale, trasmessa a poche elette nel corso dei decenni: la capacità di vedere l’amore in tutte le sue forme, in un modo che agli altri è precluso”.

Tuttavia, questo dono, portava con sé una grossa responsabilità e imponeva un compito, doveva essere portato a termine “entro l’alba del giorno in cui compirai trent’anni”. Per garantire a se stessa l’amore e la capacità di vederlo, Jane doveva identificarne i sei volti. Non esiste, infatti, un solo aspetto dell’amore, “tra l’uno e l’altro di quei sei c’è un’infinità di sfumature”.

Sarah Jio, laureata in Giornalismo, autrice di bestseller internazionali, tra i quali Il vestito di velluto cremisi e Neve a primavera, è una delle scrittrici più lette d’America e pubblicata in 27 paesi. In “uno dei libri più attesi di quest’anno”, secondo la definizione di Kirkus Reviews, l’autrice attraverso la figura della fioraia Jane, romantica senza saperlo, indaga quel sentimento così insondabile e inaspettato qual è l’amore, giacché “in un mondo di ciechi, noi vediamo”.

“Se non ami qualcuno, nient’altro ha senso”. E. E. Cummings