I silenziosi strumenti d’amore
- Autore: Roberto Piumini
- Categoria: Poesia
- Anno di pubblicazione: 2014
Quanti giochi erotici si fanno sui social senza che abbiano la patente di poesie e, se lo sono, l’umorismo involontario è lì nell’angolo. I social sono casse di risonanze di tante cose che non sono necessariamente artistiche.
Ne I silenziosi strumenti d’amore (Interlinea, 2014) Roberto Piumini adotta uno stile antico, classicheggiante, stilnovista e le poesie sono bellissime.
Il poeta fa una netta distinzione tra l’eros maschile e femminile: l’uomo diventa una sorta di "macaco", attento alle sue esigenze, mentre le donne non dimenticano il mondo circostante e le persone che vedono abitualmente. Addirittura Piumini parla di uomo panciuto, non bello esteticamente, ma appassionato e fedele.
"Ammiro la tua estasi recente,/ incredulo di quello che ho saputo. /Assisto al tuo riposo, resto muto,/ ti guardo e aspetto, silenziosamente. /Ascolto, nel mio corpo, l’ampia pace,
il quieto folto ardore che mi riempie,/il sangue mite e fresco nelle tempie,/il petto che si espande, più capace./ Fra poco sarai sveglia per un niente:/ un passaggio di voci, poco vento,/ un minuscolo scoppio della brace./ Riporterai gli occhi, lentamente, dal tuo sogno in allontanamento,/ al vivo sguardo che tanto mi piace"
Un sonetto, ripeto, che ha qualcosa di antico, dove non compaiono telefonini, messaggi, chat e quant’altro.
I gesti sessuali tra uomo e donna sono tali e tanti e Piumini scorre velocemente sulla modernità, per restare sull’immobilità dei corpi dopo l’amore. Il poeta descrive le domeniche come un’appendice inutile tra il sabato e il lunedì, mentre per gli amanti è una parentesi per fare e rifare l’amore.
Consiglio vivamente questo prezioso libro con una nota finale di Umberto Piersanti che scrive del petrarchismo di questa raccolta.
"Noi siamo fatti d’acqua, amica mia,/ e pare che, seccati e poi filtrati,/ il mio corpo, e il tuo, altro non sia/ che un pugno di tranquilli carbonati./ Non basta, cara: gli atomi, si dice,/ siano essenzialmente spazio vago,/ sottratto il quale, in esito felice, /staremmo in due su una punta d’ago./ Accolgo la notizia intenerito,/ e spero che, gettata l’acqua a mare,/ e soffiato via lo spazio atomico,/ ciò che resta di noi rimanga unito, / in modo da poterci ancora amare,/ sebbene, così stretti, sarà comico".
Un regalo per se stessi e per l’eventuale partner.
I silenziosi strumenti d'amore
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Roberto Piumini ha scritto anche "Gli eredi della terra" - Bellissimo!!