Il labirinto delle perdute
- Autore: Ester Rizzo
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
“A tutte le donne perdute che non saranno mai ritrovate.“
Un’opera dedicata alle donne sommerse nel gran mare della Storia, nomi dimenticati le cui vicende sono state condannate all’oblio, scrive Marinella Fiume, scrittrice e donna impegnata in prima linea in politica, nella prefazione al libro. Ester Rizzo, giornalista e autrice da sempre attenta alle tematiche relative al mondo femminile, è presente in libreria con Il labirinto delle perdute (Navarra Editore, 2021), nel quale ha portato alla luce le vite di tante donne protagoniste ma dimenticate dalle pagine della storia.
Dalle donne al rogo (e non solo maghe, streghe, fate), la cui libertà femminile e sapienza spaventavano gli uomini, alle donne del fronte partigiano durante la Resistenza, fino alle vittime di violenza sessuale durante le guerre, uno scempio che si è perpetuato nei secoli, dall’Iliade di Omero al Ruanda, dal Ratto delle Sabine all’ex Jugoslavia.
La sua caparbietà e il suo impegno la contraddistingue da sempre, basta ricordare la sua accuratezza nella ricerca delle identità delle giovani operaie morte nel rogo della Triangle Shirtwaist Company di New York il 25 marzo 1911 in Camicette bianche, e nelle inchieste dei primati delle donne ne Le Mille. Anche in questo suo ultimo libro l’autrice ha svolto un lavoro certosino che l’ha impegnata a lungo nel ricercare documenti negli archivi dei tribunali, nei manicomi, negli archivi di Polizia, nei conventi e tra i ritagli di giornali “per far uscire le donne dall’esclusione e dal silenzio della storia”.
Storie di coraggio e di intelligenza di donne comuni che sono sempre state presenti negli eventi storici con le loro azioni, con i loro sentimenti e i loro pensieri: donne perdute, sottratte alla conoscenza, le cui vicende collettive e individuali, lontane e vicine nel tempo possano porre alla fine una traccia indelebile della loro esistenza.
“Il mondo le ha sempre temute e ha tentato di cancellarle senza capire di quanta ricchezza e umanità è rimasto orfano.”
Come la storia di Teresa Meroni, che aderì al Partito Socialista giovanissima e delle pacifiste toscane: dopo che l’Italia era entrata in guerra il 24 maggio del 1915 Teresa insieme a tante altre donne manifestarono il loro No alla chiamata alle armi dei ragazzi della classe 1899 (mi commuovo al ricordo di mio nonno che appena diciassettenne incontrò in trincea il padre partito molti mesi prima). Non volevano sacrificare i loro figli, i loro padri, i loro mariti, i loro fratelli. Vennero arrestate e condotte in prigione dove sconteranno mesi di galera. Teresa, a fine pena, verrà allontanata dai suoi affetti con un foglio di via, ma la protesta non si fermò, altre donne scesero in piazza a manifestare.
“Niente e nessuno poteva fermare la condanna della guerra di quelle donne."
Le contadine siciliane in lotta alla fine degli anni ’40 per l’occupazione delle terre incolte e le pescatrici delle Eolie che fino al 1950 andavano a pesca affrontando anche il mare in burrasca per vendere il loro pescato.
“Le pescatrici delle Eolie sono state donne che hanno imparato a dare il nome ai venti, a intuire la pericolosità delle onde violente, a leggere le ore nelle stelle. E dopo il duro lavoro correvano a casa ad accudire i familiari, a riordinare, a cucinare, a lavare i panni e spesso anche a zappare la terra per coglierne i frutti e alleviare la miseria.”
E tutte le guerre, scrive l’autrice, che grondano di sangue delle donne. Nei lager dei campi di concentramento, ad Auschwitz dove i nazisti dopo aver scelto le ragazzine le facevano sterilizzare con un ferro rovente. Chi non impazziva per il dolore andava nel bordello, chi si infettava nei forni crematori. Dagli orrori della guerra ai danni collaterali, come le violenze subite dalle donne in Italia a opera dei goumiers, soldati di origine marocchina, algerina, tunisina, arruolati dalle truppe francesi che combatterono a fianco degli Alleati: “sbarcati in circa dodicimila con l’operazione Husky, fecero scempio dei corpi delle donne”.
E a tutte le tragedie alle quali ancora oggi assistiamo impotenti, al grido di dolore delle donne afghane e “alle bambine mancanti” in alcune province della Cina. Il labirinto delle perdute è un libro coraggioso che restituisce dignità a tante storie dimenticate, un importante tributo di memoria, un saggio sulle donne e per le donne che mancava nel nostro panorama editoriale. Un atto narrativo di donne operaie, giornaliste, scrittrici, sindacaliste, donne abusate, donne semplici ma autorevoli come la vita che hanno vissuto, di piena interazione tra famiglia e affetti, tra lavoro e speranza, tra impegno e politica.
Il labirinto delle perdute
Amazon.it: 14,25 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il labirinto delle perdute
Lascia il tuo commento