Il potere di Jennifer L. Armentrout

Il potere (HarperCollins, 2020, trad. A. Casarini) è il secondo volume di Titan, serie fantasy young adult e seguito di Covenant, tratto dall’abile penna di Jennifer L. Armentrout. L’autrice abbandona le introduzioni necessarie a presentare Josie e Seth per lanciarsi nel mondo degli dei greci, dei Mezzosangue, semidei e Puri… Andando a finire proprio tra le braccia, non tanto amichevoli, dei Titani.

“Quando lei si appoggiò a me, la abbracciai e le dissi in un orecchio: «Nessuno ha mai… fatto niente del genere per me».
Lei si staccò e mi guardò negli occhi. «Fatto cosa? Festeggiato il tuo compleanno?»
Scossi la testa. «No. È… la prima volta.»
Il blu delle sue iridi si fece più profondo mentre lei si allungava a darmi un bacio sulla guancia. «La prima di tante, Sethie. Ti ci dovrai abituare.»
Chiusi gli occhi e premetti la fronte sul lato della sua. In quel momento mi resi conto di tre cose. Non mi meritavo tutto quello. Non mi meritavo Josie. E non avevo il coraggio di dirle che probabilmente quel compleanno sarebbe stato il primo e l’ultimo che festeggiavamo insieme”.

Josie è entrata nel pieno della sua nuova vita, fatta di allenamenti duri e allenamenti ancor più duri. Eppure, è sempre la ragazza dolce con la testa tra le nuvole che ha fatto tribolare il cuore del temibile Apollyon e che non riesce ad abbandonare alcuni degli aspetti più umani, come il ribrezzo nell’uccidere. Con tale ritrosia, come potrà fronteggiare i Titani che le danno la caccia? Non mancheranno il ritorno di vecchi personaggi, così come la comparsa di figure misteriose pronte a sostenere Josie e Seth nella loro missione.

La relazione tra Josie e Seth alterna momenti di intensa tenerezza e incomprensione ad altri di una forte tensione sessuale tra i due, spesso interrotte dal proverbiale ottimo tempismo a cui ci ha ben abituati Apollo. In questo secondo volume è ben evidente la tensione tra i Puri e i Mezzosangue, che prende forma in alcuni atti di una violenza inaudita e che spingono, insieme al linguaggio piuttosto crudo, a indirizzare la lettura del romanzo a un pubblico più new adult.

Jennifer L. Armentrout persegue nuovamente la strada del doppio point of view riuscendo, così, a scandagliare fin nelle minime sfaccettature l’animo dei due protagonisti che riveleranno senza imbarazzo le proprie debolezze. Perché spogliarsi dei veli che le coprono quando si è dinnanzi a chi si ama non è un motivo di vergogna ma un’opportunità per trasformarle in una insperata e inattesa fonte di forza.