In che senso dieta?
- Autore: Stefano Guerrera
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Rizzoli
- Casa editrice: BUR
- Anno di pubblicazione: 2016
Una cornice antica, la riproduzione del quadro di Anthony Frederick Augustus Sandys da titolo Elena di Troia (1867, Walker Art Gallery di Liverpool) sono la copertina del libro in vendita nei bookshop dei musei cittadini dal titolo “In che senso dieta?”, del giovane quasi ingegnere informatico Stefano Guerrera, classe 1988, che dopo aver giocato su Facebook con i quadri più celebri e un repertorio di gergo giovanile dei romani di oggi, ha deciso di far diventare questa pagina social un libro, assolutamente esilarante, ancorché serio: nelle ultime pagine una dichiarazione di Vittorio Sgarbi in veste di critico d’arte severo che afferma :
“Il gioco di paradossi iniziato da Duchamp che fa i baffi alla Gioconda oggi tocca internet. Guerrera, pur curioso dell’arte classica, sta nell’avanguardia. È un veicolo per la diffusione dell’arte. Dovrebbe essere introdotto nelle scuole”.
A che cosa si deve un così lusinghiero giudizio, a cui fa eco anche Antonio D’Orrico, critico del Corriere? Certamente all’umorismo che pervade la rilettura delle numerosissime tele, alcune notissime, altre quasi sconosciute, ma tutte intitolate con una icastica battuta in dialetto romano che ne fa riscoprire il senso profondo, sorridendo. La grande scritta in bianco, graficamente ben riuscita, correda il volume, che si apre con L’Annunciazione a Sant’Anna, una tela di Giotto, con l’Angelo che appare nel vano di una finestrella alla santa inginocchiata:
“Ma te pare che devi entra’ dalla finestra”
è l’inevitabile commento; una splendida nobildonna veneziana ritratta da Francesco Hayez, pittore si storia autore del più celebre Bacio, mentre sfiora con ria interrogativa un braccialetto al polso sottile pronta a dire
“E che è l’ora de rientra’, questa?”
chiama un sorriso, mentre è addirittura comicissima la didascalia al quadro di Paul Chabas dal titolo Un mattino di settembre (1912, Metropolitan Museum di New York), che ritrae una opulenta ragazza nuda, che rabbrividisce uscendo dall’acqua del mare ormai autunnale e si immagina gridi
“A maaa’!!!!! L’accappatoioooo!!!!”.
Vi raccomando il ritratto celeberrimo di Luigi XIV conservato al Louvre, opera del pittore Hyacinte Rigaud, riprodotto in qualunque testo di storia in uso nelle scuole italiane, solenne e ricco come solo il re Sole sapeva mostrarsi, che sembra chiedersi
“Me slanciano ‘sti leggins??”
Il mix tra il gergo romano dei film panettone e la grande cultura pittorica dell’Europa dal Medio Evo ai nostri giorni ha ispirato Stefano Guerrera, che ha saputo divertirsi e divertirci, consegnandoci una strenna natalizia che pur facendo molto ridere, ci racconta un sacco di quadri di cui ignoravamo autore, data, collocazione storica, oltre che museo di appartenenza. Insomma, mentre la storia dell’arte sembra condannata ad occupare uno spazio residuale nei programmi scolastici, con grande danno per il futuro di un Paese come il nostro che dovrebbe poter vivere soprattutto di turismo colto, un libro come questo ci dà la speranza che anche scherzando ma in modo corretto dal punto di vista scientifico, si può uscire da quell’analfabetismo di ritorno che minaccia anche i diplomati/laureati che hanno lasciato la scuola da tempo.
“Frasi sarcastiche, ironiche, tremendamente attuali. Ecco il segreto di Guerrera”
come afferma la rivista Vanity Fair che ha pubblicizzato il volumetto.
In che senso dieta? I quadri sono diventati grandi. Ediz. a colori
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In che senso dieta?
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