Indignazione
- Autore: Henry James
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2015
Indignazione (titolo originale The Outery) è l’ultimo libro di Henry James (New York, 15 aprile 1843 – Londra, 28 febbraio 1916) pubblicato prima della sua scomparsa, ora rieditato con la traduzione di Maurizio Bartocci.
“Felice d’incontrarvi, e per giunta nella vostra splendida dimora, Lord Theign. Ho fatto un giro, con il vostro gentile permesso e seguendo l’istinto, e non ho avuto bisogno di alcuna guida”.
Breckenridge Bender e Lord Theign si erano incontrati sulla soglia di una delle tante sale di Delborough Place, magnifica residenza che custodiva da due secoli tesori d’incomparabile valore, come uno scrigno. Mr Bender, proveniva dal Nuovo Mondo, da quel Nord America che aveva visto nascere e accumulare la sua grande fortuna, Lord Theign era il tipico esponente della migliore aristocrazia della vecchia Europa, anzi “un modello, un archetipo fino al midollo”. Il milionario si trovava in Inghilterra alla ricerca di opere d’arte da acquistare simili a quelle che adornavano Delborough Place e si era dimostrato particolarmente interessato allo splendido dipinto La Bella Duchessa di water bridge. Lord Theign era assolutamente contrario a cedere quello che considerava al pari di “una mela d’oro di uno di quei grandi alberi genealogici di cui le persone rispettabili non potano i rami, la cui ombra venerabile apprezzano in quest’epoca chiassosa e spoglia”.
Una decisione irremovibile quella di Lord Theign, se non fosse stato per un piccolo particolare di capitale importanza. Lady Kitty Imber, figlia primogenita di Sua Signoria, gravata da un “detestabile debito” di gioco, si era sentita in diritto di fare appello al padre, perché vedova giovane e incantevole con una buona dote. Occorreva del denaro liquido per Kitty che non riusciva mai a vincere delle grosse somme a bridge. Come se “l’orribile incubo di Kitty” non fosse già abbastanza, la probabile unione matrimoniale tra Lord John e Lady Grace, figlia minore di Lord Theign, era subordinata alla dote rilevante che quest’ultimo avrebbe dovuto accordare a Lady Grace.
“E, di grazia, dove diavolo le vado a trovare, nove o diecimila sterline in questo momento così inopportuno?”
Forse “il saccheggio”, anche se legale, di opere d’arte da parte di “un grande estimatore di dipinti” stava per iniziare. Mr Bender era disposto a trattare con Lord Theign da uomo a uomo.
“Da uomo ricco a uomo povero, è così che la intendete? Per trattare con voi, sarebbe indispensabile che fossi tentato; io che non sono suscettibile a tentazioni, ecco tutto”.
Scritto inizialmente per il teatro e in seguito rielaborato in forma di romanzo, Indignazione, che ebbe tre edizioni in due mesi, mette in scena uno dei temi più rappresentati da James: l’incontro e lo scontro tra l’aristocrazia del sangue britannica e l’aristocrazia del denaro statunitense. Ispirandosi a un episodio che scosse l’opinione pubblica inglese nel 1909, l’autore attraverso dialoghi brillanti e rapidi, descrive la battaglia combattuta a colpi verbali di fioretto tra uno “spendaccione yankee” e un “grand seigneur”.
All’orda conquistatrice armata di enormi libretti di assegni, il cui simbolo è il bucaniere Bender, intenzionata a depredare il patrimonio artistico del Regno Britannico, si oppone il critico d’arte Hugh Crimble, indignato leader di un movimento d’opinione, al quale la stampa fa da megafono. È in gioco la sorte di capolavori sensazionali, ai quali deve essere impedito di lasciare il paese.
“Ci sono dipinti nel parco?”
“Siamo dell’idea che il nostro parco sia già di per sé un dipinto”.
Indignazione
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