Klara e il Sole
- Autore: Kazuo Ishiguro
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2021
“Tu credi al cuore umano? Non intendo semplicemente l’organo, ovvio. Parlo in senso poetico. Il cuore umano. Tu credi che esista? Qualcosa che rende ciascuno di noi unico e straordinario?”
Pienamente in linea con la trasformazione tecnologica in atto nella nostra società, il bellissimo lavoro Klara e il Sole (Einaudi, 2021, traduzione di Susanna Basso) di Kazuo Ishiguro, premio Nobel per la letteratura nel 2017, ci regala uno sguardo attento, moderno, singolare e delicato sulla cosiddetta Intelligenza Artificiale e sui progressi e i limiti che essa porta con sé.
Klara è una AA, un amico artificiale di seconda generazione, altrimenti definito di fascia B2, intermedio rispetto ai più moderni B3, dotati anche di capacità olfattive. Il romanzo ha per protagonista proprio questo automa umanoide, che utilizza le sue straordinarie capacità di osservazione e di autoapprendimento per conoscere il mondo e il genere umano.
Posta, come qualsiasi altro elettrodomestico, in spazi di deposito di un negozio o, a turno, in esposizione in vetrina, ci fa pienamente capire il percorso di “apprendimento” che essa deve compiere, al pari di un infante, che comincia a conoscere e scoprire il mondo.
Al principio, Klara lo fa attraverso la vetrina del negozio presso il quale è in vendita, fino al giorno in cui viene “scelta” da una bambina, Josie, giovane brillante, sveglia, dotata, nonché “potenziata”, al fine di poterle garantire l’accesso a migliori istituti scolastici e ai più ambiti ruoli professionali del futuro.
L’autore, pertanto, pone noi lettori al centro di un incontro fra due “intelligenze”, una artificiale, di enorme potenza ma con oggettivi limiti, emotivi e sensoriali, e una umana, già ingranaggio di una società sempre più votata “meccanicamente” all’eccellenza, ma, forse anche per questo, talvolta, colpita da una salute fragile e precaria.
Il prosieguo del romanzo, senza svelare altro, è caratterizzato da una profonda partecipazione al rapporto in fieri delle due protagoniste e dei comprimari, che palesa un futuro possibile e neppure troppo distante. Con la sensibilità e la capacità dell’autore, che gli è valsa la meritata onorificenza di cui sopra, questo libro potrebbe essere anche un ottimo “cicerone” per chiunque volesse comprendere, senza pregiudizi o paure insensate, quale potrebbe essere, oggi e in futuro, il ruolo dell’Intelligenza Artificiale.
Sfondo della narrazione è una società che rispecchia molti dei difetti della nostra, una profonda solitudine, soprattutto degli adolescenti, che devono ricorrere ad amici artificiali per farvi fronte, e crisi dei lavoratori, costretti a ripiegare su gruppi di appartenenza per ritrovare i propri equilibri.
“Direttrice, ho fatto quel che ho potuto per imparare Josie e, se si fosse reso necessario, avrei fatto di più. Ma non credo che avrebbe funzionato molto bene. Non perché non sarei riuscita a raggiungere i dovuti livelli di accuratezza. Ma perché oggi sono convinta che, malgrado tutti i miei sforzi, ci sarebbe sempre stato qualcosa di inarrivabile. La Madre, Rick, Domestica Melania, il Padre. Non sarei mai stata all’altezza di quello che provavano loro, nel cuore, per Josie. Adesso ne sono sicura, Direttrice."
Capacità di ascolto, relazione, empatia, studio, osservazione diventano le basi per porsi tante domande, non solo quelle che scaturiscono dalle vicende del libro, ma quelle che caratterizzano le basi della propria vita e del proprio futuro.
Bellissimo! Consigliato a chi voglia meglio approcciarsi all’universo tecnologico della Intelligenza Artificiale.
Klara e il Sole
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Klara e il Sole (di Kazuo Ishiguro, Einaudi 2022, traduzione di Susanna Basso) avevano sempre avuto un rapporto speciale. Lei se n’era accorta fin da quando aveva cominciato a osservare i disegni speciali che il Sole proiettava sul pavimento del negozio in cui stava prima di andare a vivere con Josie.
Per tutti gli AA, il sole costituiva fonte di energia e ogni ora trascorsa lontano da quella forma di nutrimento poteva addirittura rappresentare un pericolo per ognuno di loro.
Del negozio, Klara ricordava perfettamente anche Direttrice e i modi delicati che aveva con tutti loro. Sapeva essere chiara e decisa, ma mai sgarbata o cattiva. Inoltre, era lei a istruire gli AA affinché si comportassero nel modo più appropriato per farsi scegliere.
Così era stato anche per Klara, che aveva lasciato il negozio per andare a vivere con Josie.
E come non ricordare Rosa? Era la sua compagna, anche se a volte non poteva fare a meno di notare quanto fossero diverse. Naturalmente, su questo pesavano anche le caratteristiche di Klara, talmente perfezionate da renderla addirittura più empatica e più capace nell’apprendimento dei nuovissimi modelli B3.
Una volta, mentre occupavano insieme l’ambito posto sul divanetto in vetrina, aveva avuto modo di osservare Mendicante e il suo Cane rimanere immobili per un giorno intero. Il sospetto che entrambi fossero morti diveniva sempre più concreto di ora in ora; invece, il mattino seguente, dopo essere stati cullati da un poderoso abbraccio della luce del Sole, Mendicante e il suo fedele compagno a quattro zampe si erano risvegliati, apparentemente in ottima forma.
Klara non aveva potuto fare a meno di esprimere la sua gratitudine al Sole, per aver elargito con tanta generosità il suo nutrimento speciale e aver permesso a Mendicante e al suo Cane di riabbracciare la vita.
Rosa, invece, non si era neanche accorta di quanto accaduto.
Un mucchietto di foglie mosse dal vento fece ritornare Klara alla realtà. Quei pensieri erano nati spontaneamente nella sua testa, mentre con tutto il rispetto di cui era capace cercava di farsi notare dal Sole senza disturbarlo in alcun modo.
Non avrebbe mai raggiunto per tempo il fienile di Mr. McBain senza l’aiuto di Rick e di questo gli era profondamente grata; ma ora toccava a lei. Era sicura che il Sole l’avrebbe aiutata, concedendo anche a Josie il nutrimento speciale che tanto aveva fatto per Mendicante e il suo Cane; senza dubbio, questo avrebbe permesso a Josie di superare la sua malattia e di stare bene.
La sedia sulla quale attendeva era immersa nella luce del Sole soltanto per metà e questo le consentiva di assorbire un prezioso nutrimento: e mentre godeva di ciò, si rendeva conto che avrebbe dovuto rompere gli indugi e formulare la richiesta per la quale si trovava ora in quel posto.
Così, chiuse gli occhi e, lentamente, cominciò a parlare con il Sole.
La penna inconfondibile di Kazuo Ishiguro ci regala un’altra opera di meravigliosa profondità. La sua prosa delicata ci prende per mano e ci porta ad accarezzare i sentimenti più profondi dell’animo umano, quasi commuovendoci con la fede che muove la protagonista.
Nonostante il ritmo della narrazione ci spinga a girare una pagina dopo l’altra, lo spessore delle tematiche trattate porta a una lettura quieta, senza fretta, adatta a cogliere e assaporare le mille sfaccettature del racconto, che ci accompagnano fino all’ultima pagina. Un romanzo imperdibile.