L’inverno più nero
- Autore: Carlo Lucarelli
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2020
L’inverno più nero (Einaudi, 2020) rappresenta un nuovo capitolo per il commissario De Luca, creato dalla penna di Carlo Lucarelli, che stavolta si aggira in una Bologna apocalittica, devastata dalla guerra.
1944. Il centro di Bologna si riempie di mucche, galline, pecore. Ventiduemila animali che si vanno ad aggiungere alle centomila persone che Bologna si ritrova nel centro circondato dalle mura. Nella Sperzzone si sono rifugiate molte famiglie di agricoltori, le loro campagne sono diventate luoghi molto pericolosi a causa della guerra che sta volgendo al termine. All’interno delle mura si crea un vero centro profughi. Oltre a ciò troviamo i nazisti, le brigate nere e i partigiani.
In questa “zona chiusa” il commissario De Luca si ritrova a indagare su tre casi di omicidio, scollegati fra loro, dove i “committenti” hanno interessi sociali contrastanti: i nazisti, il prefetto e la resistenza. Le SS impongono a De Luca di far luce sulla morte del caporale tedesco Weber, ladro e disertore, spogliato nudo e lasciato nella cantina allagata di un palazzo bombardato. Poi c’è Brullo, un professore universitario cacciatore di donne ucciso con un colpo di pistola in un occhi mentre andava a un appuntamento galante. Infine il caso Tagliaferri, che riguarda un ingegnere senza arte né parte, torturato e ucciso.
Nel corso delle indagini il commissario De Luca, per ogni omicidio, scoprirà che ci sono altre piste su cui indagare, non sono quelle dettate dalle circostanze in cui si trovano i morti e che alla fine le verità saranno ben diverse.
Nell’inverno tra il 1944 e 1945 Bologna si appresta a diventare un campo “profughi” (Bologna arriverà a contare seicentomila persone) oltre alla grande quantità di animali “fuggiti” insieme ai propri padroni dalle loro campagne per trovare un rifugio sicuro nella Sperrzone.
La città è quasi un confine tra un’Italia già liberata e una ancora occupata dai tedeschi. Freddo e neve affliggono la città, dentro le mura le donne setacciano la città a caccia di qualcosa da mettere in tavola la sera barattando di tutto per un po’ di olio e di burro, gli uomini riempiono carriole con i mattoni delle case demolite per aggiustare buchi di altre case, contadini girano con carri pieni di paglia per le mucche sistemate nelle cantine diventate stalle. In questo trambusto, ricordiamo, sono presenti anche le milizie fasciste e i tedeschi nazisti che impongono la loro legge del taglione: “Dieci ostaggi fucilati per ogni soldato ucciso”.
È dunque in questa Bologna surreale continuamente bombardata che Lucarelli crea un intreccio di tre omicidi diversi tra loro e che solo l’ingegnosità del commissario De Luca può portare a termine.
È chiaro che il punto forte di questo romanzo e anche la parte meglio riuscita sia l’ambientazione storica e sociale di Bologna, ricreata nei minimi particolari come solo Carlo Lucarelli sa fare, la quale si appresta a trascorrere il suo inverno più nero.
L’unica nota stonata è il fatto di avere tanta carne al fuoco (tre omicidi non collegati fra di loro) in cui a volte si perde un po’ la rotta della storia, ma Lucarelli, maestro di questo genere, ci guiderà alla fine del romanzo lasciandoci una leggera tristezza che solo lui sa narrare.
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