L’inviato dalla rete 2 di Alessandro Ticozzi

Conoscete la storia dell’assassino che torna sempre sui suoi passi? Vale anche per gli scrittori: “L’inviato dalla rete 2” comincia dove finiva “L’inviato dalla rete” (entrambi i volumi sono editi da Sensoinverso Edizioni). In altre parole, si tratta di un sequel bello e buono. Si usa per i blockbuster, per i cd di ampio airplay e i rimandi sono tutt’altro che casuali: musica e cinema reggono (bene) il filo rosso di questa seconda raccolta di interviste curata da Alessandro Ticozzi, giornalista veneziano con alle spalle diversi lavori saggistici. Mica “nomi” tirati dentro così, per riempire le pagine: i nomi sui quali si sofferma l’autore fanno parte del gotha, presente e passato, dei mondi contigui (più che lontanissimi) cinematografico e musicale. Artisti raccontati in forma dialogica, con parole loro e/o con quelle di chi li conosce(va) bene, per averli studiati (giornalisti, critici) o frequentati da vicino (collaboratori, amici, eredi). Questo secondo tomo de “L’inviato della rete” è, peraltro, corposo (quasi 300 pagine), al punto che impegnarsi nel giochino del “chi c’è e chi non c’è” può risultare quasi superfluo. Qualche nome a saltare - pescato tra quelli dei personaggi "esplorati" - giusto per dare un’idea: Catherine Spaak, Eugenio Finardi, Roberto Vecchioni, Pietro Germi, Gillo Pontecorvo, Enzo Jannacci, Gino Paoli, Florestano Vancini, Franco Battiato, Mario Monicelli e Dino Risi (raccontati da Vittorio Sgarbi), Fabrizio De André (raccontato da Dori Ghezzi), Francesco De Gregori, Francesco Guccini, ancora e ancora, compresa qualche incursione “televisiva” attraverso i ritratti che Maurizio Costanzo fa di Mike Bongiorno, Corrado e Raimondo Vianello. Come scrive Pino Strabioli nella prefazione al volume:

“In ogni conversazione c’è una sorpresa, il piacere del racconto, l’occasione giusta per aggiungere alla nostra curiosità una nota precisa, un accento, un punto di vista, una conferma, un dubbio”.

La pluralità trasversale dei punti di vista contribuisce al pregio di un libro bello da leggere e utile da consultare.