L’ombra della luna
- Autore: Elisabetta Rasy
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Rizzoli
Elisabetta Rasy nel libro L’ombra della luna fa rivivere la scrittrice e saggista inglese di fine Settecento Mary Wollstonecraft, la prima teorica del femminismo che la storia ci ha consegnato, autrice della prima “Dichiarazione dei diritti delle donne”, nonché madre di Mary Shelley.
Tra realtà e fantasia, l’autrice descrive il soggiorno francese di Mary, arrivata da Londra nella Parigi del 1793, in pieno subbuglio per quella che sarà la rivoluzione francese, con la morte sul patibolo di Luigi XVI, di Robespierre e l’assassinio di Marat. Mary vuole essere presente a tutti gli eventi rivoluzionari per poterne scrivere un libro come ha promesso al suo vecchio editore a Londra che, entusiasta, le finanzia il viaggio. Il racconto del periodo parigino viene narrato da Marguerite, la giovane cameriera dei signori Fillietaz, presso i quali Mary è ospite essendo amica della giovane moglie inglese, nonché sostenitrice della sua opera sui diritti delle donne che le ha dato fama.
Marguerite, con il suo io narrante, racconta di questa austera donna inglese di trent’anni che coraggiosamente approda in una Parigi piena di fermenti, dove per uno straniero può essere pericoloso, e che trascorre le sue giornate china sui fogli, intenta nella sua scrittura. Mary è una donna libera e indipendente, piena di dignità ed emancipata, cosa rara in quei tempi, ama le letture di Rousseau ed è consapevole dei rischi che corre.
“I suoi vestiti non rispecchiavano la sua virtù, ma piuttosto la durezza della sua vita come fino ad allora l’aveva vissuta e soprattutto la sua diffidenza verso la vanità femminile. Quanto alla sua virtù essa c’era, e quanta! ..ma di un genere diverso da quello che allora nella mia mente giovane e inesperta potessi immaginare. Non osavo parlarle, e perdevo tempo in piccoli servizi mentre l’osservavo di nascosto. Talvolta la trovavo china sullo scrittoio, attenta alle proprie mani come una dama che ricama, ma la sua tela erano grandi fogli di carta giallastra e l’ago la sua lunga penna scura. Spesso, però, come una dama distratta e infelice, sollevava lo sguardo dal foglio e lo annegava nelle tenebre del calamaio. L’inchiostro aveva un odore acre, che si spandeva per la stanza quasi fosse l’essenza di un nero profumo che l’avvolgeva. Andandomene mi congedavo sottovoce, e lei in silenzio mi rivolgeva un sorriso breve e lontano, come un’ombra della sua memoria.”
La speranza nei cambiamenti politici e il sogno della rivoluzione vengono ben presto meno e il terrore prende il sopravvento nelle città francesi, l’utopia della ragione cede al buio delle tenebre. Anche per Mary i cambiamenti non saranno più legati agli ideali politici ma ad una sua intensa storia d’amore. Si innamorerà, infatti, di un affascinante avventuriero americano di nome Gilbert, un coraggioso capitano, promotore dell’indipendenza americana dall’Inghilterra ma, ahimè, cinico donnaiolo. Mary lo amerà senza pretese, in piena libertà e con tutta sé stessa. Il buio però è alle porte: ben presto la sofferenza per un amore che l’ha illusa, la piegherà nel dolore fino a spingerla ad atti estremi.
“Le donne, quando hanno deciso di perdersi, fingono con se stesse di volersi consacrare alla salvezza di qualcuno.”
Per Mary è difficile affrontare la sofferenza del suo cuore, proprio lei che eroicamente ha sostenuto l’emancipazione della donna, i diritti all’istruzione e alla propria indipendenza, ha disprezzato le regole del matrimonio ed incitato al libero pensiero e ai sogni della ragione. Proprio lei è trafitta da un amore che la condanna e la fa precipitare in un abisso di disperazione. Gli eventi storici sembrano essere legati agli eventi personali della protagonista, una sovrapposizione che rende la trama del romanzo scorrevole e appassionante.
L’ombra della luna è una storia d’amore intensa che narra, come spesso accade, di una donna intelligente e colta vittima delle proprie passioni.
“Talvolta ho pensato che l’ombra della luna fosse la mia vera patria, e che solo in quel buio sterminato e misterioso che si perde oltre di essa fosse il territorio della mia libertà. Ma ho creduto nella luce solare della ragione e nella sua virtù guaritrice.“
Mary Wollstonecraft, alla fine del Settecento, scrisse dell’importanza dell’indipendenza intellettuale ed economica della donna. Si era ispirata agli scritti di Rousseau, del quale molto aveva letto, anticipando così nel tempo anche le successive teorie di Virginia Woolf.
Elisabetta Rasy, scrittrice e giornalista, vive e lavora a Roma. Si è sempre occupata di letteratura femminile e femminista e le sue opere sono state tradotte in diverse lingue. Con Pier Vittorio Tondelli fondò negli anni ‘80 la rivista «Panta». Ha pubblicato numerosi romanzi tra cui: Posillipo, L’ombra della luna, Tra noi due e l’ultimo Memorie di una lettrice notturna, per i quali ha ricevuto numerosi premi, come il Campiello e il Flaiano. Scrive per diverse testate giornalistiche.
L'OMBRA DELLA LUNA
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