L’uomo e il cane
- Autore: Carlo Cassola
- Genere: Amanti degli animali
- Categoria: Narrativa Italiana
Una trama semplice e toccante. L’uomo e il cane di Carlo Cassola racconta la storia di Jack, un cane abbandonato dal proprio padrone, che vaga per campagne toscane della Maremma, durante il fascismo.
Jack, in un primo tempo, attraverso gli odori cerca di ritrovare la strada di casa, ma senza risultato.
Il cane allora intraprende il suo girovagare randagio con il desiderio di trovare un’altra famiglia, un’altra casa, un nuovo padrone cui dedicarsi con devozione e fedeltà, come lo sono tutti i cani del mondo.
Della libertà il povero Jack non sa cosa farsene, anzi questa nuova condizione lo deprime, in quanto ha bisogno della mano e delle carezza dell’uomo, soprattutto di essergli fedele e ubbidiente pur se maltrattato, così come lo sono in genere tutti i cani.
Con il suo girar randagio, Jack fa diverse esperienze: una breve amicizia con alcuni braccianti che gli gettano qualche tozzo di pane; l’affetto ricevuto da una giovane ragazza di campagna in procinto di maritarsi; l’aiuto di un gatto, altrettanto randagio, che gli procura il cibo quando si ferisce a una zampa.
Al termine di questo mesto peregrinare tra paesini, casolari e campagne, il nostro protagonista a quattro zampe troverà - almeno in apparenza - un altro padrone. L’epilogo della storia, però, si rivelerà tragico.
Intenso e commovente questo romanzo breve, in cui è manifesto che cosa significhi saper fare letteratura. Cassola scava nella psicologia del fedele amico dell’uomo per antonomasia, rappresentandone con maestria sensazioni, emozioni, paure. Il cane è pronto a rinunciare alla libertà, alla sua indipendenza - come invece pretenderebbero l’istinto e la genetica del lupo dal quale Jack deriva - per sottomettersi all’uomo, visto come capo branco.
Ma proprio qui, per trasposizione in chiave antropologica, pare sussistere tra le righe l’invito a chiedersi quanti siano disposti a rinunciare alla libertà, in tutte le sue varie declinazioni, – di pensiero, di parola, di scelte -, per assoggettarsi, annullarsi, piegarsi a qualcuno o a qualcosa?
Non è un caso - si noti - che questo racconto venga calato nel periodo dell’Italia fascista, quando in milioni si consegnarono mani e piedi ad un regime dittatoriale, anziché combattere - e rischiare - per la libertà e la democrazia.
L’uomo e il cane, Premio Bagutta 1978, costituisce una piccola perla della nostra letteratura, con l’impronta e i toni tipici della prosa di Cassola. Una storia paradigmatica, anche al di là di qualsiasi contesto storico, dove i protagonisti e l’ambientazione tendono a rarefarsi in una dimensione fatta di malinconica e triste intimità. Non si può non restare rapiti e incantati dallo stile senza tempo di Cassola.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’uomo e il cane
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