La cliente sconosciuta di Elda Lanza

La cliente sconosciuta, l’ultimo imperdibile caso dell’avvocato Max Gilardi, nato dalla fantasia della nuova signora del giallo italiano Elda Lanza, è da poco in libreria per Salani.

“No, avvocato. Mi dispiace... La signora è morta”.

Gilardi era stato fermato dall’ispettore Italo Verbani sulle scale del palazzo di Lidia Morandi, che l’aveva convocato nel suo appartamento alle quattro del pomeriggio, “Ho bisogno di parlarle di una cosa seria”. Un appuntamento che non avrebbe mai avuto luogo, perché “la cliente sconosciuta” di Max era stata trovata morta dalla sua badante, colpita sette volte alla gola e al petto con un coltello da cucina dalla lama alta tre dita. La signora Morandi, dall’apparente età di circa quarant’anni era costretta a vivere su una sedia a rotelle da quando era stata travolta da una macchina di grossa cilindrata, che non si era fermata.

“Lei ci ha rimesso le gambe, sono quattro anni che gliele hanno amputate, ma era comunque molto autosufficiente”.

Una disgrazia terribile aggravata dal fatto che Lidia Morandi, alta e snella, capelli fulvi e occhi verdi, era stata la donna più bella del pianeta avendo vinto ventitré anni prima il titolo di Miss Mondo. Attrice, cantante, modella, Lidia “aveva avuto ai suoi piedi principi e miliardari di tutte le razze”, infatti la Morandi aveva sposato un nababbo americano dal quale aveva poi divorziato.

Scaltra, intelligente ma generosa con il prossimo, Lidia portava delle protesi alle gambe, se voleva, poteva anche camminare e guidava una macchina speciale per andare dalla parrucchiera e a farsi i massaggi. In occasione del suo ultimo compleanno, festeggiato il 12 febbraio, Lidia si era regalata un anello prezioso conservato in cassaforte la cui combinazione era sconosciuta a tutti. Inoltre la badante, Rosa Carrisi, aveva dichiarato sia alla polizia sia a Gilardi che la sua padrona, i cui genitori erano morti anni prima in un incidente automobilistico dai contorni poco chiari, non riceveva e non conosceva quasi nessuno.
Eppure qualcuno aveva fornito alla Morandi il nome e il numero di telefono di Gilardi. Una faccenda complessa, un caso intricato, perché la signora non aveva molti rapporti, non aveva né parenti né amici, in pratica viveva sola. Per uccidere una donna ricca, mutilata a quel modo, in sostanza inoffensiva, bisognava avere ragioni molto gravi. Max Gilardi, coadiuvato dall’investigatore Giacomo Cataldo e dall’avvocata Laura Licasi, doveva trovare il bandolo della matassa.

“Come si fa ad ammazzare una donna come Lidia, senza le gambe e con un cuore grande così?”

La cliente sconosciuta è il quarto romanzo di Elda Lanza, dedicato “A Vitaliano”, della serie che vede protagonista Max Gilardi, “alto, castano-biondo con gli occhi azzurri”, ex commissario di Milano ora avvocato tornato nella sua città d’origine, Napoli.
La scrittrice, prima presentatrice della televisione italiana, giornalista esperta di comunicazione, docente di storia del costume, con uno stile serrato, composto di dialoghi veloci, descrive un omicidio apparentemente impossibile da risolvere. Un vero e proprio rebus.

Nelle pagine finali del volume la Lanza rivela che con questo libro inaugura una serie di romanzi più brevi di quelli che li hanno preceduti, perché il suo Gilardi non avrà più le curiosità di un investigatore con la sua determinazione ma “sarà soltanto avvocato alle prese con alcuni casi molto speciali della sua carriera professionale”. Sotto il cielo di Napoli, che al tramonto assume tutti i colori dell’arcobaleno “in gradazione, dal blu all’azzurro, dall’arancio al rosso”, Max dovrà districarsi lungo una serie di colpi di scena e di personaggi dal fosco passato che l’autrice ancora una volta si diverte a disseminare lungo il suo cammino. Ironia, eleganza e cultura, sono questi gli ingredienti dei romanzi di Elda Lanza, insignita nel giugno del 2014 con l’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica Italiana dal Presidente Napolitano.

“Io racconto storie che potrebbero essere vere”.