La ragazza senza nome di Elda Lanza

La ragazza senza nome (Salani, 2020) è l’undicesimo libro con protagonista l’avvocato Max Gilardi di Elda Lanza (Milano, 5 ottobre 1924 – Castelnuovo Scrivia, 10 novembre 2019). Questo romanzo esce postumo dopo la scomparsa della giornalista, scrittrice ed esperta di comunicazione, docente di Storia del costume, la quale era stata riconosciuta come la nuova signora del giallo italiano.
Nelle prime pagine del testo la casa editrice Salani, ricordando “con affetto e stima infiniti”, precisa che l’autrice ha fatto in tempo a seguire questo romanzo e a rivederlo, con la sua solita cura dei particolari, prima di spegnersi nel novembre 2019.

“C’era una volta una ragazza senza nome…”, che era stata trovata morta nella roggia di Sanpietro. Da svariati anni la roggia non era più tale, perché non ci passava più un filo d’acqua, ma era soltanto un fosso profondo pieno zeppo di rifiuti, lattine, scatole e avanzi di cibo, ma anche catini vecchi, pen­tole, sedie rotte. La ragazza senza nome era stata trovata la mattina presto da un uomo anziano, che si trovava lì in cerca di qualcosa di utile. Spostando uno sgabello e un secchio l’uomo aveva visto un braccio, poi la testa, ed era stato tale lo spavento che si era messo a urlare.

L’ispettore Roberto Scalzi, della squadra investigativa di Napoli, aveva capito fin da subito che non sarebbe stato semplice scoprire l’identità della ragazza. L’esame autoptico aveva accertato che la ragazza avesse tra i quindici e i vent’anni e che fosse morta di una crisi cardiaca tra le due e le quattro del mattino del ritrovamento. Il colpo d’arma da fuoco era stato sparato quando la vittima era già morta. Non si era trovato il proiettile, ma si escludeva tassativamente che fosse quello rinvenuto nella roggia, che apparteneva a una pistola più vecchia e di calibro inferiore.

Un bel rebus da risolvere, almeno fino a quando presso lo studio dell’avvocato Max Gilardi si era presentata Beatrice Longoni, vedova quarantenne con una figlia di sedici anni, che aveva rivelato a Max di aver accolto in casa propria durante una notte buia e agitata quella ragazza, la quale prima di scomparire aveva confessato la sua storia a Beatrice. Ma Beatrice non aveva fatto in tempo a raccontare tutto a Gilardi, perché a sua volta era stata vittima di un’esplosione che aveva coinvolto anche Laura Licasi, la socia di Max. All’avvocato Max Gilardi il compito di dipanare l’intricata matassa con la sua scia di sangue. Perché a volte nulla è come sembra. Pirandello docet.

Innegabile talento e garbo innato erano i tratti distintivi di Elda Lanza, la quale, prima presentatrice della televisione italiana e femminista ante litteram, nella sua lunga vita è stata una donna propositiva e dallo sguardo lungo. Sempre affascinante e coinvolgente il personaggio di Max, esaltato dallo stile elegante e arguto della sua creatrice, che “cerca l’uomo che vuole essere". "Quando avrò terminato di scrivere questi romanzi, vorrei che tutti insieme fossero una grande storia, la sua”, ci aveva confidato l’autrice nel 2013, felice e soddisfatta per il successo del primo romanzo dedicato a Gilardi, Niente lacrime per la signorina Olga, capolavoro di grazia e finezza.