La collezionista di sogni infranti di Barbara Baraldi

Amelia, una ragazza tormentata, intraprende un viaggio per raggiungere la sua amica Marina, forse l’unica persona in grado di capirla veramente. Ma il viaggio, si sa, può essere lungo e lastricato d’imprevisti. Potrebbe essere rischioso stazionare in una città senza aver trovato prima un alloggio, soprattutto quando è già buio, ma forse riuscirà a trovare una persona amica disposta ad aiutarla senza pretendere niente in cambio e l’indomani potrà raggiungere Marina, che la sta aspettando. Marina vive con il suo ragazzo, Alex. Aspetta Amelia, che non arriva. Sembra che nessuna delle due sia più propensa ad incontrare l’altra. Eppure sono così dannatamente simili, o no? Cosa nascondono di così tanto segreto, profondo, inquietante? Cosa desiderano l’una dall’altra? Che ruolo avranno le altre persone che incontreranno in questa intensa odissea?

Barbara Baraldi prende un po’ d’inchiostro e modella ad arte il personaggio di Amelia, protagonista che ritroveremo anche nel suo bellissimo libro “La casa di Amelia”. Una ragazza forte e fragile al tempo stesso, impaurita e coraggiosa, una ragazza che sa di poter contare solo su se stessa, diffidente verso un mondo che sembra abbracciarti all’alba, ma che vuole stritolarti al calar del sole. Amelia porta sulle spalle uno zaino con spray al peperoncino, qualche ricambio e poco altro, perché il peso più grande lo porta la sua anima, forse l’unica cosa che le serve per affrontare le persone, la giornata, la vita. Una vita che la condurrà attraverso avventure angoscianti e terribili, in luoghi all’apparenza normali, in cui noi passiamo tutti i giorni, senza magari degnarli di uno sguardo. Per Amelia questi posti potranno significare la salvezza o la morte.

Una favola noir in piena regola, personaggi tratteggiati con maestria e assolutamente lontani dagli stereotipi classici. Un libro da leggere tutto d’un fiato, magari di sera... se non siete troppo impressionabili e non abitate da soli.