La storia del mantello magico
- Autore: Lyman Frank Baum
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Donzelli
- Anno di pubblicazione: 2015
L’autore del celebre Mago di Oz, l’americano L. Frank Baum, pochi anni dopo il grande successo del suo primo libro pubblicò La storia del mantello magico , una fiaba che lui stesso considerava il suo libro più riuscito. Siamo nel 1905 e quella storia, che viene considerata “all’origine del miglior fantasy americano”, viene ora pubblicata per la prima volta da Donzelli con la traduzione italiana di Marianna Cozzi e corredata da coloratissime tavole nate dal segno inconfondibile dell’artista francese Aurélia Fronty, capace di rendere il clima favoloso che sottende la storia raccontata con garbo e leggerezza dall’autore.
Regni favolosi, fate, streghe, sortilegi, magie: ecco i due poveri fanciulli, Lallo, orfano impertinente, e la sorellina Fiocco, una ragazzina sempre triste, trascinati dalla brutta e dispettosa zia Rivetta verso la città di Notopia, capitale del regno di Nolandia. Il vecchio re sta morendo e i suoi cinque dignitari non sanno chi ne sarà l’erede. Viene consultato il vecchio Libro della Legge, da cui risulta che sarà re la quarantasettesima persona che entrerà dalla porta orientale della città, chiunque sia, uomo, donna, bambino; sarà proprio il piccolo Lallo fortunosamente a diventare re!
Ma prima il circolo delle Fate aveva tessuto un magnifico coloratissimo mantello, dotato di poteri straordinari: chi lo indossava poteva esprimere un solo desiderio che si sarebbe immediatamente avverato, a meno che il mantello fosse stato rubato...
La storia prosegue con continui colpi di scena, con nuovi personaggi: la regina del vicino regno di Ix, la centenaria Zixi, bella a vedersi ma che allo specchio rivela il suo aspetto decrepito; la zia Rivetta, che ha espresso il desiderio di volare ed è stata esaudita dal mantello magico, trasformandola in una specie di magnifico uccello colorato; il popolo che vive oltre le altissime montagne vicine alla nuvole, il popolo dei Rudi-Rolli, uomini palla, a metà tra le tartarughe e gli odierni cartoni animati, che mangiano di tutto, soprattutto zuppe, pronti a conquistare il regno di Nolandia e a schiavizzarne gli abitanti...
La storia avrà un lieto fine, come in ogni bella fiaba, ma l’aspetto più interessante del libro è la modernità dell’impianto narrativo, che sembra scritto in tempi recenti, soprattutto nelle allusioni alla qualità dei desideri che i diversi personaggi esprimono nell’indossare “the magic cloak”, che resta al centro della storia, perso, ambito, ricercato, desiderato, ma alla fine ritirato dalla Fata, perché:
“Il mantello ha portato qualcosa di buono, ma è stato anche utilizzato in maniera stupida e per scopi futili… Quanto è stato fatto di buono rimarrà, ma i desideri sciocchi verranno annullati”.
Un fine educativo, ben celato in una narrazione, ricca, piena personaggi originali (il cane che parla, il dignitario che diventa altissimo, la zia che vola), di immagini coloratissime, ben documentate dalle illustrazioni che corredano il volume a partire dalla copertina, “ai confini del mondo di Oz”.
La storia del mantello magico. Ai confini del mondo di Oz. Ediz. illustrata
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