Le avventure di zio Savoldi di Gianluca Morozzi e Paolo Alberti

Tifare per una squadra di calcio (o di futbal, come dicono i nostri nonni): per qualcuno, magari, si tratta di guardare la partita in tv la domenica, magari solo le sintesi per vedere le azioni più belle; per altri, però, la questione è differente. Le partite si guardano allo stadio in tribuna, intabarrati con il termometro che segna sotto lo zero o con il caldo torrido. Intraprendere viaggi lunghi in paesi sconosciuti per osservare quegli undici uomini che magari le prenderanno di santa ragione, ma che in fondo abitano nel cuore di chi li guarda e li stima. Gioire per un trofeo o piangere per l’ennesima retrocessione. Questo è quello che fa un vero tifoso, uno che non si tira indietro, che ha un idolo nel cuore ed è disposto a giustificarlo oltranza.
Perché le partite non racchiudono soltanto un punteggio, sono la rappresentazione di tante vite, degli uomini in campo e di quelli sugli spalti, con le lori gioie e le loro piccole miserie.
Gesti scaramantici, decisioni che potranno portare all’agognata vittoria o allo sconforto totale, gruppi di amici disposti a tutto per sostenersi, anche se magari fino a un minuto prima stavano litigando. Un vero e proprio mondo nel mondo, un mondo nel quale è facile far parte. Basta volerlo.

Gianluca Morozzi e Paolo Alberti ci portano allo stadio e non si limitano a farci la cronaca dell’incontro. Anzi, ci narreranno delle vite di quel microcosmo sommerso ma non troppo, uomini e donne che seguiranno il loro cuore sperando in un giorno di sole, un giorno da condividere con gli amici e da raccontare a chi non c’era. E racconteranno anche dei giorni bui, sempre comunque troppi.
Le avventure di zio Savoldi è un libro dedicato a chi ama il calcio, quindi?
Niente affatto, perché il pallone qui è soltanto un mezzo per accalappiare le nostre menti, il libro parlerà di ben altro, anche se non sembrerà. Parlerà di noi, di loro, di speranze, gioie e dolori. Tutte cose che sentiremo immediatamente nostre, storie che ci appartengono già anche se ancora non lo sappiamo.
Un libro che ci farà divertire, certo, ma anche riflettere. E questo è un enorme pregio, indipendentemente dal colore della maglia che vi fa battere il cuore.