Le voci elettriche cantano intorno
- Autore: Elfriede Gaeng
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Il nuovo romanzo di Elfriede Gaeng incuriosisce, spaventa e interroga le nostre coscienze in questo primo ventennio del millennio che stiamo vivendo con difficoltà crescenti.
Già dal titolo, Le voci elettriche cantano intorno (Carabba 2023), siamo proiettati in un futuro indeterminato, dove gli umani convivono con simulacri di persone, dei robot perfetti, delle intelligenze artificiali che sono state create come alternative alla condizione naturale degli esseri nati da donne.
Il protagonista del romanzo distopico che la fantasia di Elfriede Gaeng ha reso un romanzo intrigante si chiama Max: è un informatico di capacità eccezionali, creatore di algoritmi perfetti di cui però ignora l’uso che ne farà il governo, o forse le grandi multinazionali che hanno preso il potere in questo pianeta di cui non conosciamo bene i confini.
Max vive solo in una grande metropoli americana, lontano dal centro, in una villetta perfettamente adeguata alle sue esigenze di comfort e di indipendenza. Da qualche tempo però la sua vita apparentemente serena e appagante, ha subito un imprevisto cambio di atmosfera; gli elettrodomestici della sua casa, tutti, hanno cominciato a emettere dei suoni, prima indistinti, che si sono presto trasformati in vere e proprie voci, ammalianti, come quelle delle sirene nei confronti dei marinai dell’antichità.
Max non si rende conto che sta diventando dipendente, a sua insaputa, di un gioco che lo sovrasta; smette di andare al lavoro, ottiene di lavorare da remoto, come era già diventata una consuetudine dopo la Grande Pandemia e, chiuso in casa, vive circondato dalle voci elettriche che lo rilassano, procurandogli una sorta di strana e fittizia felicità.
Per quattro anni l’uomo non esce dal bozzolo della sua casa, nutrito e sostenuto dalle A.I. che sbrigano e risolvono tutti i suoi problemi di sussistenza. Improvvisamente però il desiderio di guardare fuori lo assale e con circospezione esce di casa, trovandosi in un deserto pieno di ologrammi, che gli mostrano la fine della società nella quale era cresciuto.
L’incontro con un conoscente, Bacchus, lo sorprende piacevolmente; si tratta di un enologo, che lo convince a seguirlo in un mondo altro, dove un gruppo di persone sfuggite al controllo della dittatura del mercato ha organizzato una Resistenza Agricola per riportare l’umanità alla libertà di scegliere, di vivere, di incontrarsi, di amarsi, di decidere della propria esistenza. L’ingresso del mondo dei resistenti porta Max a incontrare la donna con cui aveva diviso l’infanzia e i primi progetti di lavoro, Henrietta, dai capelli rosso fuoco, un colore che spicca nel grigiore del mondo in cui sembra che l’umanità sia stata relegata. E accanto all’amica ritrovata, che sperava fortemente nel suo arrivo, ecco Phil, il suo compagno, e ancora il capo di tutta la Resistenza, J.Q., e la sua alter ego, Sarah, che appare come la vera organizzatrice di questo progetto che si propone di sconfiggere chi ha privato gli uomini riducendoli a meri consumatori privi di valori etici.
La creatività di Elfriede Gaeng, che viene dal mondo dell’immagine data sua professionalità di affermata regista, ci fa assistere da lettori delle pagine scritte a veri e propri video virtuali, che riusciamo a proiettarci nella mente: ecco allora la schiera di A.I. che diventano dei tuttofare, programmati con estrema abilità e perfezione tecnologica per condividere tutto della persona a cui sono stati destinati, compresi i ricordi, i sentimenti, le pulsioni.
Il passaggio tra l’uomo e la macchina, pur se perfetta, pone inquietanti interrogativi: Robert, uno degli A.I., vive con turbamento l’incontro con la sirena Mary Ann:
Certo che, quando ascolto la sua voce suadente o quando guardo i suoi occhi, i miei chip vibrano in una maniera piacevolissima e mi portano in un dove a me sconosciuto.
Ma se la parte distopica del libro di Gaeng ci porta in un altrove artificiale, vi sono pagine molto intense che registrano dialoghi fra gli uomini ancora pensanti e che ci mostrano come siano attuali e in parte utopici i concetti alla base del lavoro dell’autrice: il contrasto profondo tra Phil, che ha capito i suoi errori accusando J.Q. di aver trasformato l’uomo in un semplice consumatore privandolo della libertà di scelta, si rivela irreversibile quando il capo dichiara di:
Aver dato alle persone quello che vogliono . L’essere umano non vuole la libertà di scelta, non vuole responsabilità, vuole qualcuno che decida per lui. Io indirizzo i loro desideri, non li obbligo a comprare.
Il romanzo di Elfriede Gaeng, ponendosi nel filone già sperimentato da Naomi Alderman, autrice inglese del romanzo distopico Ragazze elettriche (Nottetempo 2017), riflette con passione e convinto senso etico sul destino prossimo futuro di noi abitanti di un pianeta che sta fortemente mettendo a rischio la propria incolumità da ogni punto di osservazione. Il tema del cibo, delle produzioni agricole modificate, dei mutamenti climatici, dello strapotere delle multinazionali che creano artificialmente consumatori ignari delle manipolazioni di cui sono oggetto ci parlano del nostro presente problematico e di uno scenario che solo una scrittrice visionaria ha saputo immaginare, raccontandolo in una storia narrativamente (e stilisticamente) efficace.
I personaggi del passato della vita dei protagonisti, i genitori di Max morti in un tragico incidente, la fidanzatina Olga ormai perduta, l’amica Henrietta fortunosamente incontrata fanno riemergere sentimenti, memorie, amicizie, amori, desideri, che sembravano smarriti per sempre.
Max e Henrietta, Phil e Sarah sono riusciti a comunicare tra loro come ai tempi in cui il confronto di idee era prassi comune tra gli uomini: sono riusciti a compiere una vera rivoluzione incruenta, per completare un programma:
che contemplava il rinascimento dell’uomo e la rigenerazione della natura, la Grande Rinascenza.
Il libro di Elfriede Gaeng è una novità nel panorama della narrativa italiana attuale ed è quindi auspicabile che il coraggio dimostrato dall’autrice nell’affrontare temi così difficili e controversi sia premiato dal pubblico dei lettori.
Le voci elettriche cantano intorno
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