Lo scaffale infinito. Storie di uomini pazzi per i libri
- Autore: Andrea Kerbaker
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Ponte alle Grazie
- Anno di pubblicazione: 2013
Durante una vacanza in Patagonia, nella Terra del Fuoco, Andrea Kerbaker ha con sé il libro di Bruce Chatwin, In Patagonia, letto in età giovanile. La rilettura dell’amato autore e viaggiatore britannico, famoso per la sua grande passione per i libri, lo induce a riflessioni sulla propria adolescenza caratterizzata dalla già evidente dedizione ai libri e a riflessioni sugli uomini, scrittori o meno, che si sono dedicati alle collezioni dei libri.
Non a caso l’autore, scrittore e raffinato bibliofilo, cita una frase di Marguerite Yourcenar
"Fondare biblioteche è ancora un po’ come costruire granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito, che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.“
per narrare Lo scaffale infinito, questo suo ultimo lavoro nel quale percorrendo vari secoli, dall’umanesimo al nostro terzo millennio, narra di collezionisti di libri e fondatori di alcune delle più grandi biblioteche, dalla Biblioteca Ambrosiana voluta da Federigo Borromeo alla Biblioteca Apostolica Vaticana fondata da Papa Niccolò V.
Questo bellissimo libro narra le vite dei protagonisti e di quanto operosamente si siano dedicati a questo compito. Sono storie straordinarie di uomini e donne pronti a tutto, che hanno speso la loro intera vita e gran parte dei loro beni, per poter realizzare il sogno della costruzione di una biblioteca.
La biblioteca intesa come terra di quelli che hanno voluto accumulare i libri, ma non tanto per una pulsione di collezionismo personale, quanto per perseguire lo scopo sociale che la Yourcenar riassume con tanta efficacia.
Il volume è suddiviso in venti capitoli monografici nei quali incontriamo alcuni personaggi della storia letteraria, come:
- Francesco Petrarca, con la sua sorprendente collezione di manoscritti e l’amore per le opere di Virgilio, autore che aveva molto a cuore;
- Madame de Pompadour, con la sua passione per le opere di Voltaire e di Montesquieu;
- due autorevoli e potenti cardinali, Federigo Borromeo e il Mazarino, il cardinale più famoso dopo Richelieu, che da Pescina, piccola cittadina in Abruzzo, arriva alla corte di Francia;
- i primi stampatori a Londra e Stratford, che nel 1616, dopo la morte di Shakespeare, pubblicarono i testi teatrali dell’autore, un pugno di uomini inglesi che decisero di onorarlo, ai quali va il merito se oggi leggiamo l’Amleto, il Macbeth e tutte le altre opere;
- Monaldo Leopardi e le stanze biblioteche ove Giacomo studiava. (L’emozione mi ha presa: ho visitato palazzo Leopardi da bambina portata dal mio papà, quelle stanze piene di libri le percorsi in religioso silenzio e con il naso all’insù).
Incontriamo per ultimi, ma non per importanza, i contemporanei Luis Borges e la sua Biblioteca di Babele e Umberto Eco e l’utopica Biblioteca universale. L’autore racconta anche di quando Hitler, nel 1933, nonostante fosse un amante dei libri, ordinò il rogo sulla Bebelplatz a Berlino, di ventimila testi. Oggi, nella stessa piazza, vi è la Torre dei Libri, il monumento a memoria di ciò che accadde.
Andrea Kerbaker non manca di narrare di sè, di alcune delle sue esperienze personali e familiari, intrecciandole intelligentemente e con molto garbo alle storie dei personaggi, come nel caso del suo bisnonno, Michele Kerbaker, direttore dell’Istituto Orientale di Napoli, che per decreto del re Umberto I, nel 1900 fu nominato membro della commissione che doveva stabilire i misteri legati alla morte e alla rapida sepoltura di Giacomo Leopardi; o quando sua moglie gli regala per il cinquantesimo compleanno una poltrona dedicata, con inciso il suo nome, al Theatre di Stratford- upon- Avon, nella città natale di Shakespeare; o di quanto adori frequentare il quartiere Latino, nella sua amata Parigi, con le librerie antiquarie e la Cecil Court a Londra, appena sopra Trafalgar Square, una stradina con una trentina di librerie, posti nei quali quelli come me entrano di prima mattina e non si sa bene quando usciranno.
Un libro che parla di libri, eccellente e intelligente, scritto con passione e lievità. Un viaggio nella profonda passione di chi li ha collezionati. E’ uno di quei libri che non vorresti finisse mai. Una lettura consigliata.
Andrea Kerbaker è uno scrittore italiano che ha pubblicato diversi libri di narrativa e saggistica, tradotti in molte lingue del mondo. Laureato in Lettere a Milano, insegna Istituzioni e Politiche Culturali all’Università Cattolica di Milano, collabora con il Corriere della Sera e la pagina culturale de Il Sole 24 Ore. E’ considerato uno tra i più noti bibliofili italiani: dall’età di diciassette anni colleziona libri, ne possiede circa 25.000, di cui alcuni rarissimi, nella Casa dei Libri a Milano, dove ha sede il suo studio.
Lo scaffale infinito. Storie di uomini pazzi per i libri
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