Memorie di Carlo Goldoni

Le "Memorie" (Mémoires) di Carlo Goldoni sono un’autobiografia frizzante, affatto datata, che ci restituisce il cammino umano e professionale di un genio. Carlo Goldoni è un ottuagenario in precarie condizioni di salute quando nel 1787 a Parigi, dove risiede da una dozzina d’anni, vengono pubblicati i tre volumi dei “Mémoires”. Questa autobiografia, redatta in francese a partire dal 1783, copre la vita intera del commediografo, senza smanie di protagonismo, slanci titanici, timbri eccessivamente intimi e confidenziali. A condurre la narrazione è lo stesso distacco ironico e garbato delle commedie, benché talvolta si abbia l’impressione che Goldoni metta in scena se stesso. Prevale l’equilibrio di un uomo avanti negli anni che traccia il bilancio del suo cammino professionale e umano.

La prima parte dei “Mémoires” verte su infanzia, giovinezza e apprendistato teatrale fino al 1748, anno in cui fece ritorno da Pisa a Venezia. Infatti in quel di Livorno aveva incontrato Madebach, capocomico della compagnia del Teatro Sant’Angelo nella città lagunare, con cui intreccia un proficuo e tumultuoso sodalizio artistico. Di lì a poco il trionfo de "La vedova scaltra", prima realizzazione compiuta della commedia di carattere.

La seconda parte copre gli anni d’oro con il resoconto dettagliato della filiera dei capolavori dall’ideazione alla messinscena.

La terza parte abbraccia le amarezze del trasferimento in Francia avvenuto nel 1762. La vita di corte gli sta stretta. Il Théâtre italien non si sgancia dalla commedia dell’arte.
E poi lo immaginate settantenne a Versailles, al servizio delle sorelle di Luigi XVI come insegnante di italiano?

L’autobiografia di Carlo Goldoni è una lettura molto interessante, vivace, affatto datata. Senza forzature il destino dell’autore è sempre connesso al teatro. Bambino, rimane folgorato dalle commedie plautine. A nove anni compone la prima. Tutta la sua vita è un’avventura e come tale viene raccontata, nel pieno rispetto dei tempi scenici: peripezie amorose, familiari; lotte per imporre sulla scena le proprie idee e difendersi dagli attacchi dei detrattori; compromessi e mediazioni con gli impresari per accontentare il pubblico senza sforare il budget. E ancora i capricci delle primedonne, la resistenza degli attori avvezzi al canovaccio, fischi, successi, trionfi.
I “Mémoires” di Carlo Goldoni ci permettono di spiare dietro le quinte di un mestiere – commediografo e attore -, allora come oggi pieno di incognite e di assistere alla commedia della sua vita. Che è diventata anche la nostra.