Narcisismo mortale. Il caso di Giulia Tramontano di Roberta Bruzzone e Laura Marinaro

Roberta Bruzzone e Laura Marinaro scrivono un saggio a quattro mani intitolato Narcisismo mortale. Il caso di Giulia Tramontano, edito da Mursia editore nel 2024.

Il caso di cui si parla in questo libro riguarda la tragica morte di Giulia Tramontano, uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello quando lei era incinta di sette mesi. Un fatto tragico che ha scosso nel profondo le coscienze di molti. Come si può uccidere la propria compagna e insieme il proprio figlio, a gravidanza così pronunciata? Con quale coraggio?
Il libro si divide essenzialmente in due parti:

in primis il racconto puntuale dei fatti e del processo fatto dalla cronista Laura Marinaro, per giungere alla disanima psicologica e criminologica di Roberta Bruzzone.

Chi è il colpevole di un omicidio così efferato? Si tratta di Alessandro, personalità affetta da deficit narcisista. Quando il narcisismo diventa mortale? Il narcisismo si distingue in patologico e mortale. Quando diventa causa mortale? E perché?

Il narcisismo patologico non ha nulla a che fare con il cosiddetto narcisismo sano. Il narcisismo patologico, per affermare il proprio essere, ha bisogno di distruggere l’altro. Il narcisismo sano è adattivo, flessibile, comprende l’empatia, causa entusiasmo e gioia; il narcisismo patologico è disadattivo, rigido, persistente e causa uno stress significativo e una compromissione funzionale.

Alessandro si sentiva privato di quella parte di grande potere che aveva su Giulia, temeva che con la nascita del bambino lui avrebbe perso il suo potere. E questo modo di vivere causa rabbia cieca, assoluta, che portata agli estremi arriva, addirittura, a uccidere.
Ciò che è sempre una costante, come spesso accade e come ribadiscono più volte le stesse autrici, è che alla base ci sono sempre delle donne che amano troppo e non si rendono conto che le loro relazioni, che credono essere intessute di amore, in realtà sono tossiche. Perché

la vittima ama troppo. Perché amare troppo porta inevitabilmente ad amare male, aumentando il rischio di annullare la propria personalità in funzione del partner. E, nella donna, il rischio è ancora più elevato per la naturale propensione femminile all’empatia e all’altruismo.

Ed ecco allora l’importanza di un saggio come questo; affinché le violenze contro le donne vadano a diminuire, e non ad aumentare come avviene tuttora, leggere un testo prezioso e ricercato come questo saggio è di fondamentale importanza. Tutto passa attraverso la cultura del rispetto. Il rispetto verso la donna e verso tutto ciò che lei è e rappresenta.
Un saggio di enorme attualità e di vitale importanza, perché Giulia può essere tutte noi, tutte le persone impelagate in una relazione che fa male, che induce alla sofferenza e che si sopporta in nome di molto. Ed è sbagliato, perché Giulia

a un certo punto ebbe la certezza di essere stata insieme a una persona diversa da quella che credeva che fosse. A quel punto aveva deciso che si sarebbe definitivamente allontanata da lui.

Purtroppo era troppo tardi, e non le è stato permesso farlo.
Affinché non accada più di leggere di omicidi così efferati, è utile e fondamentale al contempo leggere un saggio nudo e crudo, ma veritiero, come questo di cui sto parlando. Per riflettere e per agire in tempo.