Oceano mare
- Autore: Alessandro Baricco
Con il suo bagaglio di evanescenza e di nebulose consapevolezze, Alessandro Baricco con "Oceano mare" celebra la surreale atmosfera del mare, gigante buono, ma a volte spietato. Lambite dalle dune sabbiose, le acque saline, spumeggianti e ribelli, baciano le vite degli inconsapevoli protagonisti del best-seller del cinquantenne genio torinese: un eccentrico pittore, un anonimo insegnante di provincia, una fanciulla che deve ritornare alla vita. Nelle calde e frigide acque del ceruleo compagno del cielo, diverse persone dai tratti indefiniti si immergono nelle spire sensuali del gorgheggiare delle maree. Un inconsapevole destino quello di Plasson, che spira dipingendo il mare, di Bartleboom, accompagnato dalle lettere dell’amata immaginaria, di Elisewin, che giacendo nelle acque senza confine con Adams ricomincia una nuova esistenza.
“Oceano mare” è un fiume di parole che lascia senza fiato e avvolge il lettore in un’atmosfera carica d’interrogativi, d’incertezze, di cariche vitali sospese. Una suspense che non preclude una tragica fine, ma un destino di rinascita, di volontà diverse. L’abbraccio del poliedrico scrittore attraverso gli scogli, definiti “passi del diavolo”, giunge agli orizzonti del mondo e del tempo, dove la marea aspetta soltanto di avvolgere il peregrino nel suo flusso rassicurante.
“Su mare, tanto tempo fa, naufraga una fregata francese. 147 uomini cercano salvezza su una zattera. Il mare massacro, da vicino. Il mare slavina, da lontano. Il mare che raccoglie e disperde vite. L’avventura di sopravvivergli e di raccontarlo”.
Oceano mare
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L’ho trovato un libro ricco di significato. Forse un po’ difficile da leggere, almeno all’inizio per questo suo essere scritto in un modo particolare, ricco di punteggiatura, ripetizioni, parole significative isolate dal contesto, ma andando avanti con la lettura diventa uno dei motivi per cui amare questo libro. Ne cito una frase che mi ha colpito particolarmente: “Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile:
e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti male. ”
continua... http://www.wren.it/oceano-mare.html
Un libro veramente significativo, pieno di significati profondi e veri che lo rendono unico. Leggerlo è stato come camminare su dei tasti di pianoforte, saltando di qua e di là a seconda di quanto quel capitolo potevaessere ricco di suspence o meno. Consiglio di leggerlo a tutti!
Non è facile parlare di questo libro, non ha una trama lineare, non è scritto in modo canonico...e questo lo rende unico.
Lo stile non è di immediata comprensione, ci sono molte ripetizioni, a volte le frasi vengono brutalmente interrotte, i dialoghi sembrano tratti da una sceneggiatura dove non è indicato il personaggio che agisce in quel momento...ma, dopo qualche difficoltà iniziale, si entra nel meccanismo e si viene letteralmente trasportati dentro la narrazione e le sensazioni trasmesse da ogni singola parola vengono profondamente vissute e assorbite dal lettore.
Si intrecciano le storie di varie figure, totalmente diverse per tipologia ma allo stesso tempo simili perché accomunate dalla ricerca di qualcosa: dalla fragile Elisewin che deve guarire con il mare, al silenzioso Thomas (Adam) che deve attuare la sua atroce vendetta, allo strano pittore Plasson che dipinge il mare con il mare, al singolare professore Bartleboom impegnato nell’impossibile impresa della stesura della sua Enciclopedia dei limiti, alla bellissima e triste Madame Deverià.
Sono storie apparentemente scollegate, sono anime che sembrano ritrovarsi per caso in quella locanda ai confini del mondo, quasi un luogo magico e fuori dal tempo, dove i loro destini si incroceranno, cambiando le loro esistenze.
Ma l’unico e indiscusso protagonista di questo romanzo è l’immenso oceano mare, che ci abbraccia, ci seduce, ci attira a se, ci ferisce, ci cura...il mare che abbaglia e rapisce, che muta e fa mutare chi si affida a lui.
L’ho letto una volta in un periodo particolare della mia vita e l’ho trovato complesso, pesante, dalla trama confusionaria... Uno di quei libri che non abbandoni perché in tanti ne hanno parlato bene...forse troppo... forse troppi... eppure ci provi, sei speranzoso.. Ne leggi qualche pagina prima di andare a dormire, ma ti addormenti prima di aver potuto comprendere cosa voglia dire l’autore e dove ti voglia portare.. Allora lo riprendi al mattino presto, quasi fosse un difficile testo universitario da aprire quando " le mente è fresca".. ma il risultato è sempre lo stesso.. questo libro é pesante, la storia contorta, l’interesse scema ai minimi storici ... Ho riletto daccapo a distanza di qualche anno e ci ho riprovato recentemente.. Purtroppo in nessuno dei vasi sono riuscito ad apprezzare questo libro. Ho letto molti libri di Baricco.. ma con oceano mare non sono mai riuscito a trovare il giusto feeling..