Oggetto d’amore
- Autore: Edna O’Brien
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2016
Come scrive John Banville nella sua prefazione a “Oggetto d’amore” (Einaudi, 2016) di Edna O’Brien,
“La cosa che più colpisce nei racconti di Edna O’Brien, a parte l’inesausta maestria dell’esecuzione, è la varietà. Questa scrittrice conosce molti mondi e ce li presenta con un profondo acume, una precisione che ha del prodigioso, una tenerezza divertita e un’immancabile compassione. Pur avendo lasciato presto la terra dove è nata e cresciuta, (l’Irlanda, ndr) non se ne discosta mai”.
Le ventiquattro storie raccolte in questo volume forniscono, tra le altre cose, un ritratto cumulativo dell’Irlanda, vista sia dall’interno sia dall’esterno. Per questo spesso si accomuna Edna O’Brien a James Joyce. Di fatto leggendo i racconti si scopre che il suo vero maestro è Cechov: come lui Edna O’Brien scava a fondo nella coscienza delle personalità più disparate dei suoi personaggi.
L’Irlanda degli anni Cinquanta è evocata soprattutto nel primo racconto Bagordi irlandesi: Mary, una giovanile ragazza irlandese cresciuta in un casolare di campagna è invitata a una festa per la prima volta nella sua vita. Vestita con l’abito più bello di sua madre, si reca alla festa con la sua bicicletta ma avrà una brutta sorpresa ad aspettarla.
In Una rosa nel cuore di New York e Suor Imelda sono i forti legami tra madre e figlia, tra insegnante e studente, ad essere al centro della narrazione ma questi legami, per quanto saldi, deragliano, finiscono male.
Due dei racconti più emozionanti, La signora Reinhardt e Paradiso mettono al centro della narrazione il mondo femminile, inadeguato di fronte al mondo maschile. La signora Reinhardt viene abbandonata dal marito per una ragazza che ha la metà dei suoi anni; viceversa, la giovane ragazza protagonista di Paradiso si dà a un anziano miliardario per soldi.
L’arrivo della maggiore età, l’amore familiare e romantico, insieme all’istinto di fuga, a Londra prima, a New York dopo, e alla successiva nostalgia per l’Irlanda sono i motivi prevalenti degli altri intensi racconti di Edna O’Brien. Alcune delle storie sono collegate tra di loro e alcune sono caratterizzate dalla vena comica, sarcastica che caratterizza l’autrice irlandese.
La raccolta prende il titolo da uno dei racconti, Oggetto d’amore, che racconta una relazione appassionata tra la narratrice e il suo vecchio amante in una Londra borghese degli anni Sessanta.
L’antologia “Oggetto d’amore”, che raccoglie gran parte di racconti inediti in Italia ed alcuni racconti riproposti in una nuova traduzione a cura di Giovanna Granato, rivela il coraggio, l’intelligenza, la sensualità, la liricità, la verità e l’ironia con cui scrive Edna O’Brien. Madri e figlie, padri e figli, chiesa e patria, interessi politico-sociologici e interessi personali e privati, sono al centro di queste storie che amo così tanto da consigliare agli appassionati di short stories. Basti dire che Edna O’Brien è una narratrice magistrale o semplicemente, come dice John Banville, sempre nella prefazione,
“è uno dei migliori scrittori del nostro tempo”.
E basti dire che le sue storie rivelano la vita, la morte. E ognuno nel leggerle capisce da se qual è il vero oggetto d’amore.
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