Orvieto (1680-1765)
- Autore: Pino Coscetta
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Cronache di Santi, delitti e catasti si legge sulla copertina del libro Orvieto (1680-1765) edito da Tabula Fati, una frase che ben riassume la struttura dell’opera.
I Santi, a essere precisi “il Santo”, sarebbe Pietro Parenzo, podestà di Orvieto, martirizzato dai catari orvietani nel 1199, che il cardinale Bernardino Rocci, vescovo di quella città, vorrebbe canonizzare. Un martire della fede, molto amato dalla popolazione locale, morto inutilmente, poiché a distanza di secoli le rivalità interne alla cittadina umbra sono ancora ben presenti e pronte a riaccendersi.
Riflessione che al cardinale viene in mente quando, nel corso della Missione Generale da lui promossa nel 1680, si rende conto come la locale nobiltà sia tuttora in lotta tra loro e, come non bastasse, abbia dai costumi tutt’altro che virtuosi.
A riferire di questa situazione provvedono i due predicatori che lo accompagnano: Antonio Tomassini da Città di Castello e Giovan Battista borghesi da Siena, tutti e due della compagnia di Gesù. Ai due predicatori è sufficiente un primo ciclo di confessioni per rendersi conto che devono iniziare un duro lavoro per redimere le anime della popolazione locale, opera che culmina in una grandiosa professione notturna per le strade di Orvieto.
Inoltre, nel segreto del confessionale i due predicatori vengono a sapere che qualcuno sta organizzando un misterioso delitto ai danni di un giovane appartenente a una delle nobili famiglie orvietane. Il cardinale li autorizza a indagare tanto più che nella cittadina si sparge la voce di un cadavere trovato lungo il greto di un fiume che però nessuno riesce mai trovare. Qualcuno sospetta che dietro questa storia ci sia l’opera di una strega locale molto temuta.
Vero o falsa che sia, questa leggenda rimane ben viva nella memoria dei contadini locali con i quali nel 1765 viene a contatto l’agrimensore Magistro Francesco Tiroli, incaricato dal Comune di Orvieto di redigere il nuovo catasto delle terre comprese tra Tevere e il Paglia, da Corbara arriva Peglia, e dalla Capretta ai confini con Todi.
Oltre a definire i confini dei poderi, Tiroli si preoccupa di descrivere la qualità e il valore dei terreni, i proprietari oppure gli affittuari da tali appezzamenti, insomma di tacciare la storia di quelle terre, in gran parte lavorate da famiglie tuttora esistenti. Un’attenzione non insolita per il Magistro, oltre ad essere architetto di corte del Gran Duca di Toscana, era autore di alcune guide turistiche tradotte in più lingue e molto apprezzate dai viaggiatori del Grand Tour.
Il catasto delle terre d’Orvieto viene completato nel 1768 e pubblicato otto anni dopo, nel 1776, un lavoro così rivoluzionario da portare il prefetto del Buon Governo cardinale Antonio Casali ad emanare lo storico Editto Pontificio per “l’Allibrazione universale del Terratico nelle cinque Provincie dello Stato Ecclesiastico”, elevando così questo censimento a modello al quale tutti i catasti dello Stato della Chiesa dovranno uniformarsi per metodo e prassi.
Pino Coscetta, già autore di un altro libro, Divieto d’Orvieto, dedicato in particolare alla campagna orvietana dove ha trascorso la sua infanzia, vuole con questo romanzo storico rendere omaggio:
a tutte le famiglie che con duro lavoro hanno moralmente scritto e, come i loro avi, continuano a scrivere, la quotidiana storia delle Terre d’Orvieto.
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