Paradiso in terra di Claudio Perna

Siamo in mezzo alla grande cultura contadina che per molti lustri ha imperniato i valori della Sicilia in quest’ultimo romanzo di Claudio Perna, dal titolo "Paradiso in terra". È una cultura in cui ha un ruolo prevalente la religiosità, il rapporto con la Fede più che quello con la religione. Sembra un mondo che vive al di fuori del tempo dove i contadini contano il passare delle ore non servendosi di orologi ma del ritmo della natura. Il mondo agricolo è articolato in diverse figure e gerarchie;al di sotto del Padrone vi è il Sovrastante, il Campiere sino ad arrivare all’ultimo gradino, quello occupato dal contadino. Il mondo dei valori ha un peso ed una dimensione diversa e occorre rifulgere da immagini stereotipate che presumono un ignoranza di un mondo contadino. A volte si trovano sul tavolo di contadini libri di Stendhal e poi non sempre il saggio è colto e il colto è saggio.

Nel romanzo “Paradiso in terra” di Perna, siamo agli inizi dell’Ottocento quando i grandi feudatari e possidenti si spostano in città e lasciano la terra e le campagne in mano ai Campieri, sorta di bande armate, e ai Gabelloti che imperano in un clima di continua conflittualità con i contadini che lavorano materialmente la terra. Si scorgono le origini ed i primi accenni di un senso di inquietudine e insoddisfazione che porterà molto tempo dopo alle rivolte contadine, alla Riforma Agraria ed alla disgregazione del latifondo. Si ha una visione della campagna che ricorda i campi dipinti da Van Gogh, con i corvi che sorvolano il cielo ed il contadino che opera con una sacralità laica non religiosa, la sacralità del lavoro, del sudore per il lavoro portato a termine come unico premio, una sacralità che è una continua ricerca di Dio. In questo contesto era rilevante il ruolo giocato dalle donne ed il tempo governava tutti i sensi in questa terra di Sicilia nel periodo storico delle guerre di indipendenza. La Sicilia in questo anfratto circondato dalla catena montuosa delle Madonie che sorvegliavano questo capolavoro era un “Paradiso in terra” come recita il titolo del romanzo che si avvale della prestigiosa introduzione di Pasquale Hamel, profondo conoscitore della realtà dell’Isola. Pace e profonda spiritualità emergono e trasudano dalla lettura del libro che è inframmezzato da splendide foto ed illustrazioni che arricchiscono il testo che tratta di una terra in cui la vita è un mezzo, uno strumento per cercare il Paradiso che già esiste in questa terra.