Pian della Tortilla
- Autore: John Steinbeck
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Bompiani
John Steinbeck, l’autore di questo libro, è stato insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1962; i suoi romanzi, come "Pian Della Tortilla", sono quasi tutti ambientati in America nel periodo della crisi del 1929.
"Pian della Tortilla" descrive la vita dei "Paisanos", un gruppo di persone di varie origini, "messicane, indiane e spagnole", che abitano a Monterey, in California.
Tornato dalla guerra, il protagonista, Danny, eredita una casa nella quale ospita tutti i suoi amici.
Il libro mette a confronto due modelli di vita: quello dei "Paisanos" e quello "borghese- commerciale".
Nella prefazione al libro, infatti, si legge che:
"Che cos’è un Paisano? E’ un miscuglio di spagnolo, di indio, di messicano e di varie razze caucasiche. Gli antenati suoi vivevano in California... egli parla inglese con accento paisano, e spagnolo con accento paisano" E poi: "I Paisanos sono franchi da tutti i complicati sistemi di commercialismo americano..."
In tutta la narrazione, il libro mette in evidenza il carattere "anti-borghese" dei protagonisti, che, per nulla dediti all’accumulo di risorse, spendono tutti i soldi che riescono a guadagnare comprando e bevendo vino.
Nonostante il loro carattere "anti-economicista", i Paisanos riescono ad essere umani e generosi con gli altri e a vivere alla giornata; la loro morale non include il lavoro e l’inquadramento in un contesto precostituito, cosa che per loro sarebbe non solo difficile da ottenere, ma anche mortificante.
I Paisanos di Stainbeck posseggono, invece, una vitalità che non consente loro una stabilizzazione, una regolarità; infatti, quando Danny eredita la casa sente subito "il peso della responsabilità di possedere".
Danny non usa la casa per sistemarsi o per fare profitto, ma per invitare gli amici; se, attraverso il lavoro, guadagna qualcosa lo spende nel vino, elemento che incarna la sua vitalità e quella dei sui compagni d’avventure.
Questa caratteristica dei Paisanos, che si potrebbe chiamare "anti-accumulo", si evince attraverso alcune frasi del romanzo:
"In capo a molte ore Joe terminò vino e denaro"
oppure:
"Ho quasi mille pezzi da un quarto, quando ne avrò mille esatti comprerò un candeliere d’oro che ho promesso a San Francesco D’Assisi"
I Paisanos, con le loro caratteristiche a tratti comiche, assomigliano quasi agli "inetti" di Federigo Tozzi, lo scrittore italiano, autore di "Tre croci", che meglio ha saputo rappresentare l’inettitudine, cioè l’incapacità di adattamento ad un contesto sociale precostituito, conferendo ad essa una valenza anche positiva.
L’autore tratteggia i Paisanos, personaggi quasi cavallereschi, come anti-eroi positivi, perché riescono, nonostante quelle che noi chiameremmo debolezze o difetti (l’essere perditempo, non lavorare, spendere per bere) ad essere "filantropici", ed ad avere caratteristiche più umane delle persone in linea con gli schemi imposti dalla società.
Il romanzo di Steinbeck insegna a non guardare la vita da una sola prospettiva; non invita ad adottare i comportamenti dei Paisonos, perché tali atteggiamenti possono essere solo loro, ma solamente a non giudicare con un unico metro la realtà.
Gli autori che riescono a trasmettere questo messaggio rientrano, a buon diritto, fra i grandi della letteratura, e l’umanità intera li ringrazia per questo, anche conferendo loro il Nobel, ma sia ben chiaro: noi persone comuni che traiamo da loro profondi insegnamenti siamo sempre in debito con loro.
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