Potere alle parole. Perché usarle meglio
- Autore: Vera Gheno
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2019
Chi per professione si deve esprimere in pubblico, in qualsiasi forma, orale o scritta, lo sa bene, la riuscita di quello che dice dipende dalle parole che sceglie. La scelta delle parole da utilizzare non è però un problema solo degli scrittori o dei professionisti del discorso, ma di chiunque. La capacità di comunicazione, tra due o più persone, è sempre legata alle parole che si usano. Le parole hanno dunque un grande potere, come evidenziato già nel titolo da Vera Gheno nel suo libro Potere alle parole. Perché usarle meglio (Einaudi, 2019).
Molte sono le questioni importanti relative all’uso della lingua trattate nel libro, ben riepilogate dall’autrice stessa:
- la facoltà del linguaggio è centrale per la nostra essenza di umani;
- parlare una lingua e studiare una lingua sono due cose differenti [...];
- il concetto di «errore linguistico» [...] ha conseguenze più sociologiche che linguistiche;
- l’italiano ha una storia molto complessa [...];
- l’inglese non è così tremendo, se si sa come e quando usarlo;
- i neologismi sono innocui, di per sé [...];
- anche in ambito linguistico possiamo avere pregiudizi e reazioni di pancia.
Tra i tanti aneddoti sulle parole la storia dell’aggettivo petaloso, proposto nel 2016 da uno studente delle elementari.
Molto interessante e attuale l’analisi del genere grammaticale e semantico dei sostantivi e dello scontro sociopolitico sull’uso dei termini professionali femminili.
Per scegliere in ogni occasione cosa dire, Vera Gheno suggerisce di seguire le quattro semplici massime conversazionali individuate dal filosofo inglese Paul Grice negli anni Settanta, basate sulla quantità, sulla qualità, sulla relazione e sul modo di comunicare:
Non dire né troppo né troppo poco.
Sii sincero.
Sii pertinente.
Sii chiaro.
Il consiglio con cui ci lascia l’autrice è quello di adottare sempre i tre comportamenti fondamentali: dubbio, riflessione, silenzio. Dubitare è alla base per informarsi e aumentare le proprie conoscenze, riflettere ci consente di pensare e decidere quali concetti e parole usare, scegliere il silenzio è la cosa migliore se non si è veramente sicuri di quello che si sta per dire.
Vera Gheno, sociolinguista, insegnante universitaria, traduttrice dall’ungherese, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca, di cui ha gestito anche l’account Twitter.
Oltre a Potere alle parole. Perché usarle meglio ha pubblicato: Le ragioni del dubbio. L’arte di usare le parole (Einaudi, 2021), Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole (con Federico Faloppa, Gruppo Abele, 2021), Parole contro la paura (Longanesi, 2020), Prima l’italiano. Come scrivere bene, parlare meglio e non fare brutte figure (Newton Compton, 2019), La tesi di laurea. Ricerca, scrittura e revisione per chiudere in bellezza (Zanichelli, 2019), Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole (Effequ, 2019), Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello (con Bruno Mastroianni, Longanesi, 2018), Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network (Cesati, 2017), Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi) (Cesati, 2016).
Potere alle parole
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