Quello che non sappiamo di Annarita Briganti

Annarita Briganti, oltre che giornalista culturale di La Repubblica e Donna Moderna, è anche scrittrice e con Cairo Editore pubblica "Quello che non sappiamo", un romanzo di sole mail che si scrivono i protagonisti: Paulo e Ginger. Le prime mail sono bugiarde: lui si spaccia per uno chef altolocato, mentre Ginger per una donna abbastanza forte per sopportare le mail di uno sconosciuto. Pian piano Ginger si aprirà e così scopriamo che ha subito un lutto: ha perso entrambi i genitori.
Paulo le scrive mail accorate, che sembrano sincere, scrive a Ginger, cercando di farle elaborare il lutto e di starle vicino.

Annarita Briganti vuole che entrambi risultino delle persone perbene, che non dicano cose veramente cattive, dal momento che le mail servono a scrollarsi di dosso il troppo dolore. Pian piano i due cominciano a scoprire dei piccoli dettagli della vita dell’altro e la luna corrispondenza diventa una sorta di lunga chat che costituisce la struttura portante del romanzo.
L’autrice lascia poi a noi lettori decidere se continuare o meno a leggere le mail tra due persone perbene. Chi scrive per un attimo ha pensato che Paulo diventasse uno stalker pericoloso, il cui scopo sarebbe stato poi quello di uccidere Ginger, perché da una che si chiama Ginger si aspettava un maggiore coinvolgimento sessuale, tipo "Cinquanta sfumature di grigio". La donna invece è totalmente diversa dallo stereotipo che ci si potrebbe immaginare, ama i libri in modo ossessivo, la sua vita senza libri sarebbe povera e grigia, altro che acrobazie sessuali.

La Briganti scrive questo libro epistolare contro Laclos, scrittore francese morto a Taranto nel 1803, conosciuto per il romanzo "Le relazioni pericolose". Diversamente l’autrice salva i due protagonisti, perché leggono tanto e la scrittrice crede che la letteratura renda la vita migliore.