Ribes
- Autore: Nico Orengo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
Nico Orengo è stato l’attento cantore di una terra di confine: la Riviera di Ponente. Senza gli slanci e la sobrietà di Biamonti, l’ha descritta in diversi romanzi, tra cui questo che sto per recensire Ribes, pubblicato nel 1988 per Einaudi.
La vicenda è ambientata ad Aquadolce, paesino dell’entroterra ligure dimenticato da Dio in cui irrompe una novità sconvolgente: la televisione commerciale. Non dimentichiamo che siamo negli anni Ottanta, un’epoca in cui non c’era più monopolio e quindi ogni piccola tv doveva ritagliarsi il suo spazio accontentando gli istinti più bassi del pubblico per avere audience, tra spogliarelli di casalinghe che suscitano lo scandalo del retrivo parroco del paese, don Lercari (figura veramente riuscita di ecclesiastico), e televendite che dovrebbero risanare le sorti di commercianti sull’orlo del fallimento provocano scompiglio in famiglia.
Una miriade di personaggi minori pensa di poter approfittare della congiuntura favorevole, ma certi problemi non possono essere risolti con la tv commerciale e anzi peggiorano le distanze tra le persone. Le incomprensioni tra genitori e figli, i tradimenti sulla bocca dei paesani continuano a esistere.
Si susseguono vari equivoci abilmente orchestrati da don Lercari e niente sarà come all’inizio.
Che dire? Il romanzo è gradevole anche se risente dell’atmosfera un po’ spessa di libri che descrivono la provincia italiana e l’immagine dei miti degli anni ’80 è stereotipata, ma non si può negare la riuscita di certi personaggi come don Lercari, Violo, Regine e altri. Il finale è veramente inatteso.
Detto questo, non posso non affermare che, avendo letto altri libri dello stesso autore, Nico Orengo sapeva scrivere di meglio.
Ribes
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Un libro perfetto per...
Lettura consigliata a chi è presa da nostalgia verso un decennio vuoto e meraviglioso come gli Ottanta.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ribes
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