Storia della Palestina moderna di Ilan Pappe

Per chi è curioso o si sente in dovere di sapere qualcosa in più sulla storia della Palestina e far luce sulle ragioni del conflitto che da decenni caratterizza questa Terra, il saggio scritto da Ilan Pappe potrà essere una lettura utile.

Storia della Palestina moderna. Una terra, due popoli (Einaudi, 2014) ripercorre la storia della Palestina dalla fine del 1800 quando era ancora parte di quel Grande Corpo Malato che era l’Impero Ottomano, per poi seguirla durante gli anni del Mandato britannico 1917-1947 e poi dal 1948 ai giorni nostri, quando si fa teatro delle lotte tra lo Stato d’Israele, gli esuli palestinesi e i vicini di casa, all’occorrenza: Egitto, Siria, Giordania, Libano eccetera.

E’ un libro avvincente, scritto molto bene e documentato. Un testo, dove la storia è narrata e non esposta, che contiene per lo meno una cinquina di idee forti: per prima cosa, l’idea che un libro di Storia del tutto oggettivo non esista. Perché chi scrive è un uomo, anche se di mestiere fa lo storico e - in secondo luogo - perché i fatti, le cose come sono realmente accadute, spesso sono taciute volontariamente (i documenti dei Segreti di Stato) o ancora nascoste, non sono ancora riemerse dall’oblio.
La seconda cosa è che nessuno è al riparo dalla guerra. Le ragioni per cui scoppiano e dilagano sono molto più familiari e banali di quello che erroneamente si può pensare. La guerra non è mai assurda, semmai è sbagliata.

Terzo aspetto evidenziato da Ilan Pappe è che è sempre pericoloso rinchiudere dentro una definizione come la nazionalità o l’identità etnica un essere umano. L’essere ebreo o palestinese spesso dicono troppo, di più, dicono altro, rispetto a quello che in realtà un ebreo o un palestinese sono. Pur essendo numericamente minori di altri popoli non sono per questo meno diversificati e stratificati per classe sociale, ideologia politica, abitudini di vita, tradizioni e appartenenza religiosa.

Quarto, la Storia è un accatastamento di fatti, a volte se ne può rintracciare un certo ordine, una certa volontà di potenza, ma molto più spesso è imprevedibile, capricciosa, terribilmente complessa e intricata. Molte cose si muovono contemporaneamente, talune influenzandosi le une con le altre.

Quinto, la Palestina è un posto sulla terra, molto, molto speciale e famoso, ma è pur sempre un posto, un luogo geografico abitato da uomini come tutti gli altri.

Ilan Pappe dimostra soprattutto nella prima parte dedicata alla fin de siécle (1856-1900) che mentre nei salotti dell’Europa imperialista si decidevano le sorti del medio Oriente, la gente, là, continuava a lottare contro le malattie, le cavallette e la mancanza d’acqua.