The body di Stephen King

Ci sono alcuni racconti, usciti negli anni ’80, che Stephen King definì “storie di letto”. Di giorno, l’autore era impegnato nella stesura dei romanzi, mentre di notte, a letto, raccoglieva le idee per i racconti poi pubblicati nell’antologia Stagioni diverse. The body è uno di questi. Nel 2018, Sperling ha pubblicato in Italia il racconto in edizione monografica (trad. di Bruno Amato).

I protagonisti di The body sono quattro amici dodicenni: Gordie, Chris, Teddy e Vern. La storia è ambientata nel 1960 a Castle Rock, nel Maine, località immaginaria in cui Stephen King ha ambientato molti altri romanzi. I quattro amici, soliti incontrarsi in una casa sull’albero per condividere giochi e confidenze, scoprono il luogo in cui si trova il cadavere di un loro coetaneo, investito da un treno a diverse miglia dal loro rifugio e già oggetto di cronaca. È Vern a portare la notizia al gruppo: ha ascoltato di nascosto suo fratello maggiore Billy discuterne con l’amico Charlie e ha scoperto che la loro gang ha rinvenuto il cadavere durante una fuga con un’auto rubata. È dunque impossibile e rischioso, per loro, dare l’allarme e la scoperta sembra destinata a rimanere un segreto. Ma non così per Vern e per i suoi amici: per loro si apre la grande opportunità di affermarsi come gli eroi del ritrovamento. Decidono perciò di partire di nascosto, a piedi, per un viaggio non privo di rischi e di avventure. Ed è proprio questo viaggio che li porterà a scontrarsi con le loro più grandi paure.

Se vi aspettate un romanzo horror come IT o Christine, temo che rimarrete delusi. The body è un racconto pieno di tensione, ma non ci sono mostri o fantasmi. È lo slancio dell’adolescenza a dare ritmo ed energia al racconto: l’attesa di crescere per uscire da una condizione di disagio in cui tutti e quattro i ragazzi vivono. Maltrattati o ignorati dai genitori, quello che appare davanti a loro è la promessa di riscatto e di affermazione: la lusinga di un futuro diverso da quello delle loro famiglie. La paura dentro il loro animo si manifesta con la stessa atroce drammaticità dei mostri assassini delle novelle horror. Più forte della paura, però, è l’amicizia, che tiene insieme i ragazzi e che permetterà loro di portare a termine il viaggio.

The body è un racconto bello ed emozionante. Le vicende personali dei quattro protagonisti sono descritte con una sensibilità vivace e sconcertante. Emerge la fragilità di un ambiente dove gli adulti sopravvivono a fatica all’alcol e alla violenza, mentre i giovani si preparano già sconfitti a un futuro da disadattati. Eppure, i protagonisti hanno uno scopo, ed è la meta che li tiene uniti, oltre il dolore e oltre la sconfitta.
Indimenticabile è il personaggio di Gordie, narratore della vicenda e destinato a diventare scrittore, così come profetizzato da Chris, sfortunato compagno di viaggio e incompreso difensore degli amici più deboli.
Con The body, Stephen King ci restituisce con uno stile unico e autentico immagini e suoni da un’estate, quella del 1960, in cui si compie l’indimenticabile impresa dei quattro ragazzi di Castel Rock. Impossibile dimenticarla!

Curiosità: gli amanti di Stephen King ritroveranno nel racconto alcuni personaggi dei romanzi pubblicati in quegli stessi anni dallo scrittore. Viene citato un cane dal nome Cujo, come il protagonista dell’omonimo romanzo. Ritroviamo inoltre il personaggio di Ace Merrill, il capo della gang dei “grandi”, nel romanzo Cose preziose.