Un regno nel vento. Piemonte, 1743-1747
- Autore: Erica Bonansea
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2020
Non c’è due senza tre: vale giocoforza ancora di più per una trilogia. Dando alle stampe nel settembre 2020, per LAReditore di Torino, il terzo titolo della saga degli Aubert di Pinerolo (il romanzo storico Un regno del vento, collana Memoria, 318 pagine), la non a caso pinerolese Erica Bonansea ha concluso le vicende dei giovani Clotilde e Sebastian, della famiglia che abita la cascina Vigna dla Pra nella cittadina sotto le Alpi Cozie.
I titoli La casa oltre le mura e Una terra ai piedi dei monti, pubblicati sempre da LARedtore nel 2016 e nel 2019, in collaborazione con il settimanale L’Eco del Chisone, sono stati i primi atti della trama narrata con fresca immaginazione, una vicenda attraente e credibile anche per le passioni e i sentimenti sviluppati (amore, orgoglio, valore militare), quasi una fiction narrativa a puntate. È inserita in un contesto storico autentico e non privo di fasi drammatiche, del conflitto per la successione austriaca, a metà del XVIII secolo nel Regno di Sardegna dei Savoia.
Mai il Piemonte contadino è stato tanto protagonista di un romanzo storico, passionale-sentimentale, epico-avventuroso. Una lettura degna di un Dumas, complimenti Erika, ancora un bel lavoro.
La scrittrice piemontese non avrebbe mai immaginato di arrivare tanto lontano quando ha cominciato a fantasticare, nel 2013, sulle vite e i caratteri della famiglia Aubert-Massaglia, gli antichi proprietari di Villa Massaglia, lo storico edificio rurale da lei abitato a Pinerolo col marito, i figli e tanti animali.
È la stessa Erica Bonansea, docente liceale di lingue e letteratura tedesca, a guidarci in una sintesi di quanto sviluppato nei due romanzi precedenti.
Gli Aubert, di origine francese, si sono trasferiti nel podere Vigna dla Pra, a ridosso del tracciato delle mura, distrutte dai Francesi nel 1696. L’erede adolescente, Clotilde, abita con gli zii Ruggero, Lucilla e la capofamiglia di polso, Maddalena vedova Ferrua, che ha adottato Sebastian, orfano del cugino Giulio Aubert e della madre austriaca. I due ragazzi vorrebbero sposarsi, ma la zia leader procura al giovane un brevetto da ufficiale dell’esercito savoiardo, per elevare la famiglia. Lo arruola nel Reggimento De La Reyne, al comando del conte Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio. Sebastian fa carriera, affianco al capitano Marino, inseparabile superiore e amico, ma il servizio finisce per tenerlo lontano da Clotilde, non solo fisicamente, a quanto pare.
Ambientato tra il 1743 e il 1747, il terzo titolo vede i protagonisti muoversi nel vivo del conflitto per la successione all’imperatore Carlo VI sul trono di Vienna, contestata a Maria Teresa d’Austria da un’ampia coalizione di Stati europei nel 1740, capeggiata da Francia e Prussia. In Italia, Carlo Emanuele III di Sardegna, dapprima vicino agli anti-austriaci, stringe un’alleanza con l’imperatrice, allarmato dagli appetiti spagnoli sulla Lombardia. Proprio le ambizioni dei Savoia sui territori lombardi spingono le truppe franco-iberiche a condurre un’offensiva in Piemonte.
Alleato del Sacro Romano Impero, il Regno dei Savoia fu costretto in effetti ad affrontare numerosi scontri contro francesi e spagnoli, in particolare le battaglie in Val Varaita, a Casteldelfino (7-10 ottobre 1743) e a Pietralunga (luglio 1744), della Madonna dell’Olmo a Cuneo (settembre 1744) e soprattutto quella difensiva dell’Assietta, il 19 luglio 1947, che avviò a conclusione l’intera guerra.
“Mescolare la fantasia con i fatti reali” è stata una sfida riuscita per l’autrice, che non ha potuto evitare di misurarsi con eventi campali nei quali vede impegnato il Reggimento de la Reyne, in cui in cui milita Sebastian Aubert.
Descrivere le battaglie è stato un compito piuttosto arduo, spero di essere riuscita a trasmettere l’idea di come si svolgessero gli scontri armati nel Settecento, senza mai tediare il lettore.
Allo scopo, ha fatto tesoro dei suggerimenti storici e militari di Mauro Zunino, dell’Associazione Storico Culturale Reggimento La Reyne Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio, il conte (1706–1782) al comando delle truppe savoiarde nella decisiva e vittoriosa difesa del passo dell’Assietta, affrontata in condizioni di netta inferiorità numerica nei confronti degli assalitori francesi. Quella vetta spoglia del Monginevro, nelle Alpi Cozie, tra la Val Chisone e la Val Susa, domina fino a oltre 2500 metri un ripido vallone da cui le colonne francesi cercarono l’ascesa: 32 battaglioni contro i 10 austro-sardi sulla vetta. Con perdite enormi, vi venne respinta l’ultima offensiva franco-spagnola in Italia e il fatto d’armi capovolse l’esito del conflitto.
Luigi XV di Francia e Carlo Emanuele III avviarono trattative di pace, conclusa l’anno seguente con il Trattato di Aquisgrana. La guerra di successione ebbe fine, venne confermata la Prammatica Sanzione del 1713, con il riconoscimento della coppia imperiale formata da Maria Teresa e Francesco Stefano di Lorena. Il Regno di Sardegna guadagnò le contee di Angera, Vigevano, Voghera e Bobbio, cedute dal Ducato di Milano.
La trilogia degli Aubert si può leggere in sequenza cronologica o anche a singoli libri, indipendenti l’uno dall’altro, perché i tre racconti - lo ribadiamo insieme all’autrice, Erica Bonansea:
Sono diversi come monete diseguali ma coniate nello stesso periodo.
Una fatica felice, portata a termine con passione, dedizione e soddisfazione finale. Anche per i lettori. E per le lettrici: sono in parte romanzi d’amore e di sesso casto.
Un regno nel vento. Piemonte, 1743-1747
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un regno nel vento. Piemonte, 1743-1747
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