Una donna spezzata
- Autore: Simone de Beauvoir
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2005
È una voce femminile e corale, dapprima debole, poi sgomenta infine dominata dalla follia, il filo conduttore dei tre racconti che compongono il libro, rivelando con spietata introspezione la crisi di identità della donna, in un periodo particolare che ha segnato il mutamento di un’intera generazione femminile.
- Nel primo racconto Monique, dopo venticinque anni di matrimonio riuscito e due figlie ormai grandi, viene catapultata all’improvviso in una cruda realtà. Maurice suo marito si è innamorato di una donna più giovane, rampante avvocatessa in carriera, e confessandolo manifesta il reale desiderio di un possibile cambiamento di vita. Inizia così per Monique una lenta agonia durante la quale si interroga sempre più a fondo circa gli errori compiuti, scoprendo man mano che il modo in cui è stata percepita dall’uomo che le ha vissuto accanto per tanto tempo, corrisponde ad una visione completamente diversa da quello che lei credeva. Tutto il suo tormento interiore verrà scandito attraverso le riflessioni annotate su un diario personale. Ne uscirà una donna spezzata, svuotata da tutto quello che poco prima le riempiva la vita in modo così totale, nei suoi ruoli fondamentali di moglie e madre. Una donna che non ha più certezze, che crede di aver sbagliato tutto, imputandosi la responsabilità delle fragilità o degli stessi punti di forza delle figlie. Insomma una donna di mezza età che essendosi dedicata al marito, alla famiglia ed alla cura della casa, nella soddisfazione ripagante che questo potesse conservare la felicità piena di cui aveva goduto per tanti anni, all’improvviso si accorge di aver perso tutto, ritrovandosi nell’angosciante condizione di chi dovrà ricominciare da zero. Sola.
- Nel secondo racconto, una donna colta, scrittrice realizzata, si trova a riflettere sull’età che avanza, entrando in piena crisi di prospettive per un futuro che sembra sbiadire come i capelli del marito… e le proprie intuizioni letterarie. In questo contesto apprende che il figlio ha deciso di accettare una proposta di lavoro che considera arrivista, perché in contrasto con gli ideali di libertà e impegno sociale che lei ed il marito gli hanno insegnato. Il rapporto con il figlio si inclina e lei si arroccherà sulle sue rigide posizioni di madre delusa, completamente sorda rispetto alle esigenze di cambiamento del giovane.
- Nel terzo racconto, Murielle sfoga, in un monologo dai toni disperati e violenti, i tristi fallimenti relazionali della propria vita, sfociati nell’inaccettabile suicidio della figlia.
Tre donne a confronto in un gemito interiore che narra, attraverso un’introspezione profonda, l’estrema fragilità dell’universo femminile, un universo saturo di un passato spesso violato, in un contesto storico che accoglie la necessaria sfida di nuove vitali metamorfosi.
Una donna spezzata
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Ho letto questo libro, penso che questa recensione colga davvero i punti essenziali che la Beauvoir voleva evidenziare. Sì al "mi piace" su fb!
grazie.. contenta di aver colto.