A conti fatti
- Autore: Simone de Beauvoir
- Genere: Storie vere
In "A conti fatti", autobiografia di Simone de Beauvoir, la scrittrice parla di sè solo indirettamente, perchè tratta solo le sue "passioni", le direzioni in cui si espande la sua curiosità: la scrittura, il cinema, il teatro, la musica, le mostre, i viaggi, le sue cause (guerra in Vietnam, l’Algeria, l’Urss...) e i suoi amici (Bertrand Russel, Camus, Moravia, Duras).
Del libro colpisce la ricchezza delle descrizioni di questi personaggi e di altri, magari meno famosi, magari oppressi da problemi come alcolismo e malattie mentali, eppure capaci di darti sempre un quid in più. Anche in questo volume dell’autobiografia, la de Beauvoir torna a raccontare della sua amica Zazà, "uccisa dalla borghesia". Interessante quello che dice su Malraux, che ad un certo punto appoggia la politica di De Gaulle in Algeria, torture comprese (sì, proprio lo scrittore de "La condizione umana").
Una curiosità che si ramifica in continuazione anche in vecchiaia e che rende la scrittura giovanissima, disincantata ma ancora piena di speranza.
"E’ proprio perché odio l’infelicità e sono poco incline a prevederla, che quando la incontro essa m’indigna e mi sconvolge; e provo il bisogno di comunicare la mia emozione. Per combatterla, bisogna prima rivelarla, e pertanto dissipare le mistificazioni dietro le quali la si nasconde per evitare di pensarci. E’ proprio perchè rifiuto le evasioni e le menzogne, che mi si accusa di pessimismo; ma questo rifiuto implica una speranza: che la verità può esser utile; è un atteggiamento più ottimistico che non scegliere l’indifferenza, l’ignoranza, le false apparenze. Dissipare le mistificazioni, dire la verità, è uno dei fini che ho più ostinatamente perseguiti attraverso i miei libri".
A conti fatti
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