Verdi colline d’Africa
- Autore: Ernest Hemingway
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Narrativa Straniera
Lo desiderava con ardore, Ernest, un libro sull’Africa, sulle sue colline, albe e tramonti languidi come gli occhi di un innamorato pieno di desiderio. Scrive e pubblica “Verdi colline d’Africa” nel 1935, un resoconto narrativo del safari africano a cui aveva partecipato l’anno precedente in compagnia della seconda moglie Pauline.
Il continente africano è ritratto con precisione e verità, come l’autore stesso amava precisare, e regina incontrastata fra le pagine è la caccia, quella grossa al leone e al rinoceronte e all’antilope nera. Stesi all’ombra di un cespuglio, sudati e pieni di polvere, carichiamo il nostro fucile e, presa la mira, spariamo il colpo proprio dietro il collo dell’animale. Bisogna essere svelti e seguire le tracce della preda ferita, bisogna affidarsi alle guide indigene, orgogliosi masai, e, una volta trovata, finire la bestia da cui ricaveremo cibo e trofei tra le congratulazioni generali. Rabbia, delusione e soddisfazione sono solo alcuni dei sentimenti che si provano quando si seguono le tracce di un animale. Poi la sera, intorno al fuoco dell’accampamento, raccontarsi a vicenda aneddoti letterari e bere birra tedesca e whisky allungato con acqua.
Tutto è letteratura, dal vento che porta il nostro odore alle prede facendole scappare alle conversazioni a gesti con i masai. Mi viene il mal d’Africa al solo accarezzare la copertina di questo fortunato e meraviglioso romanzo.
“Ogni giorno eliminavo sudando quel che avevo bevuto la sera avanti seduto vicino al fuoco, e ora, nel calore del giorno me ne stavo sdraiato all’ombra, c’era un po’ di brezza fra gli alberi, e leggevo senza sentirmi obbligato o spinto a scrivere, felice di sapere che alle quattro ci saremmo mossi di nuovo per la caccia.”
Verdi colline d'Africa
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