Il 18 febbraio 1940, ottantadue anni fa, nasceva a Genova Fabrizio De André. Il mitico “Faber” è stato autore di testi memorabili della canzone d’autore italiana. Il confine tra canzone e poesia nelle opere di André è talmente labile da sfumare nell’indistinto: tanto che le sue canzoni si prestano alla lettura tanto quanto all’ascolto, diventando splendidi racconti in versi da leggere e ricordare.
De André con la sua voce dalla tonalità inconfondibile ha cantato gli ultimi, i ribelli, gli emarginati dando voce a tutti coloro che “viaggiano in direzione ostinata e contraria”. I suoi testi sono dei capolavori di arte poetica che spaziano attraverso tematiche differenti: dalla Buona Novella , che riscrive la storia di Gesù seguendo le scritture dei Vangeli apocrifi, passando per Non al denaro non all’amore né al cielo tratto dall’Antologia di Spoon River che narra l’eterna lotta tra Bene e Male, sino all’ultimo disco Anime Salve che contiene un elogio appassionato alla Libertà dell’uomo di essere se stesso.
Impossibile riassumere in poche parole tutto ciò che è stato Fabrizio De André, la grandezza spirituale che ha saputo trasmettere attraverso le sue canzoni che erano allo stesso tempo un grido di rabbia e di ribellione, un pianto di dolore e un appassionato inno all’amore e alla vita.
Tante e diverse le melodie e le storie che ha cantato: dalla leggendaria Canzone di Marinella, tratta dalla storia vera di una prostituta uccisa da un delinquente, che lo portò al successo negli anni Sessanta sino a Smisurata preghiera, il brano conclusivo dell’ultimo album che sembra contenere in sé la summa di tutta la sua poetica musicale.
Quel che è certo è che tutte le canzoni di De André sono state unite da un unico fil rouge indissolubile, che è la Libertà, come disse il cantautore nel celebre discorso tenuto al suo ultimo concerto:
Ripercorriamo tutta la poesia dei versi di Fabrizio De André attraverso le frasi più liriche delle sue canzoni.
Ecco le più belle citazioni tratte dai suoi testi.
Le frasi più celebri delle canzoni di Fabrizio De André
- All’ombra dell’ultimo sole s’era assopito un pescatore e aveva un solco lungo il viso, come una specie di sorriso (Il pescatore)
- Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori (Via del Campo)
- Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria/col suo marchio speciale di speciale disperazione (Smisurata preghiera)
- E come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno come le rose (La canzone di Marinella)
- Quei giorni perduti a rincorrere il vento, a chiederci un bacio e volerne altri cento (Amore che vieni, amore che vai)
- Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole (Un matto)
- E mentre il grano ti stava a sentire dentro alle mani stringevi il fucile, dentro alla bocca stringevi parole troppo gelate per sciogliersi al sole (La guerra di Piero)
- Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consiglio se non può più dare il cattivo esempio (Bocca di rosa)
- Mille anni al mondo mille ancora/Che bell’inganno sei anima mia (Anime salve)
- C’è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo (Il bombarolo)
- Io, nel vedere quest’uomo che muore, madre, io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore (Il testamento di Tito)
- Passerà anche questa stazione senza far male, passerà questa pioggia sottile come passa il dolore (Hotel Supramonte)
- Anche se allora vi siete assolti, siete lo stesso coinvolti (Canzone del maggio)
- Ma c’è amore un po’ per tutti/E tutti quanti hanno un amore/Sulla cattiva strada (La cattiva strada)
- E per tutti il dolore degli altri è dolore a metà (Disamistade)
- Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura, sotto una luna morta piccola dormivano senza paura (Fiume Sand Creek)
- Nera che porta via che porta via la via/ Nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera (Dolcenera)
- Con un cucchiaio di vetro scavo nella mia storia, ma colpisco un po’ a casaccio perché non ho più memoria (Coda di lupo)
- Cos’altro vi serve da queste vite?/Ora che il cielo al centro le ha colpite/Ora che il cielo ai bordi le ha scolpite (Una storia sbagliata)
- Ah che bell’ ’o cafè, pure in carcere ’o sanno fa’, co’ a ricetta ch’a Ciccirinella compagno di cella ci ha dato mammà (Don Raffaè)
- Di respirare la stessa aria d’un secondino non mi va/Perciò ho deciso di rinunciare alla mia ora di libertà (Nella mia ora di libertà)
- Un uomo onesto, un uomo probo/S’innamorò perdutamente
/D’una che non lo amava niente (La canzone dell’amore cieco)
- Come potrò dire a mia madre che ho paura? (Il cantico dei drogati)
- Guardate il sorriso guardate il colore/ come giocan sul viso di chi cerca l’amore (Un chimico)
- Non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte/ Mi cercarono l’anima a forza di botte (Un blasfemo)
- Ma che la baciai questo sì lo ricordo/ col cuore ormai sulle labbra (Un malato di cuore)
- Dio di misericordia il tuo bel Paradiso/L’hai fatto soprattutto/Per chi non ha sorriso (Preghiera in gennaio)
- Ho visto Nina volare tra le corde dell’altalena/Un giorno la prenderò
come fa il vento alla schiena (Ho visto Nina volare)
- Ave Maria, adesso che sei donna/ Ave alle donne come te, Maria (Ave Maria)
- Non sono riuscito a cambiarti/ non mi hai cambiato lo sai (Verranno a
chiederti del nostro amore)
- Piango di lui ciò che mi è tolto/Le braccia magre la fronte il volto
/Ogni sua vita che vive ancora (Tre madri)
- Figlio figlio, povero figlio/Eri bello, bianco e vermiglio/Quale intruglio
ti ha perduto (Ottocento)
- Impiccheranno Geordie con una corda d’oro/È un privilegio raro (Geordie)
- Chiama i ricordi col loro nome, volta la carta e finisce in gloria (Volta la carta)
- Ma voi che siete uomini sotto il vento e le vele/Non regalate terre promesse a chi non le mantiene (Rimini)
- Andrea s’è perso, s’è perso e non sa tornare/ Andrea aveva un amore Riccioli neri/ Andrea aveva un dolore Riccioli Neri (Andrea)
- Io dedico questa canzone/a ogni donna pensata come amore/in un attimo di libertà (Le passanti)
- C’e un termometro del cuore che non rispettiamo mai/Un avviso di dolore
un sentiero in mezzo ai guai (Cose che dimentico)
- Ogni tre ami c’è una stella marina/Amo per amo c’è una stella che trema (Le acciughe fanno il pallone)
- Disse Vorrei sapere, quanto è grande il verde/come è bello il mare, quanto dura una stanza/ è troppo tempo che guardo il sole, mi ha fatto male (Oceano)
- Filo, filo del mio cuore che dagli occhi porti al mare/C’è una lacrima nascosta che nessuno mi sa disegnare (Franziska)
- Saper leggere il libro del mondo/con parole cangianti e nessuna scrittura (Khorakhanè - A forza di essere vento)
- In questi posti davanti al mare/Con questi cieli sopra il mare/Quando il vento riscalda a suo tempo il mare (Questi posti davanti al mare)
- Quello che non ho sono le tue parole/ Per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole (Quello che non ho)
- Andai verso il mare senza barche per traversare, spesi cento lire per un pesciolino d’oro (Sally)
- Com’è che non riesci più a volare (Canzone per l’Estate)
- E adesso aspetterò domani/Per avere nostalgia/Signora libertà signorina fantasia (Se ti tagliassero a pezzetti)
- Se non sono gigli son pur sempre figli/Vittime di questo mondo (Città vecchia)
- Fernanda è una bambola di seta/Sono le braci di un’unica stella/Che squilla di luce di nome Princesa (Princesa)
- Libertà l’ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro, a cielo e amore, protetta da un filo spinato/ Libertà l’ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato (Il suonatore Jones)
- Pensavo è bello che dove finiscono le mie dita/Debba in qualche modo incominciare una chitarra (Amico fragile)
Anche senza musica le canzoni di Faber sono un’immersione nella poesia, perché sono proprio le parole a dare valore ai testi del grande cantautore genovese.
Qual è la vostra canzone preferita di Fabrizio De André?
Scrivete il titolo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le frasi più belle delle canzoni di Fabrizio De André
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