Adesso
- Autore: Chiara Gamberale
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2016
Esce l’11 febbraio “Adesso” (Feltrinelli 2016 - pp. 208 - 16,00 euro), romanzo nel quale la scrittrice Chiara Gamberale, conduttrice radiofonica e conduttrice televisiva, nata a Roma nel 1977, attraverso la storia d’amore di Lidia e Pietro, racconta quell’ “adesso”, che si trova “fra l’infanzia e il troppo tardi”, quel momento nel quale ci si innamora.
“Lasciarsi è sempre traumatico, ma spesso è l’unica mossa giusta, anche per i figli e per la loro serenità”
Lo sa bene Pietro, preside quarantaquattrenne dal passato traumatico, una figlia di dieci anni Marianna, separato da Betti, con la quale è in causa per l’affidamento della bambina.
“Avresti dovuto parlarne con me se non eri più innamorata. Nemmeno io lo ero, forse: forse addirittura non lo sono mai stato”
Lo sa bene anche Betti, ora barricatasi in un convento, anzi
“nella foresteria della parrocchia dove una comunità di donne si dà da fare in nome di Dio e in funzione del mondo”
Lidia, giornalista televisiva, invece non ha avuto figli dal suo ex marito Lorenzo, eppure non riesce ancora a dimenticarlo, forse perché è stato il suo primo grande amore.
“È Lorenzo? No, non è Lorenzo. E allora che ci sto a fare io qui? Non io, non con lui. Non adesso”
E poi c’è Valentina, proprietaria di un’erboristeria, dalla “schiena così sinuosa”, un gran seno e una cascata di riccioli. Il radar sentimentale della donna è sempre rivolto verso tutti quegli uomini che portano la fede al dito. Infatti, ogni uomo sposato dice a Valentina di essere in crisi con la moglie ma non la lascerà mai e dalle altre donne cerca sempre e solo
“quel minimo di conforto per tirare avanti”
Un giorno Pietro e Lidia, con il rispettivo bagaglio di fallimenti e speranze, si incontrano. Sarà amore?
“In verità? In verità ho paura. Tanto ormai è successo. E quando? Adesso”
Premio Campiello 2008 per La zona cieca, Gamberale, i cui libri sono stati tradotti in 16 Paesi, nel suo undicesimo romanzo dedicato “Adesso”, rende protagonista della trama l’istante esatto dell’innamoramento “perché lì è tutto possibile”. Ma innamorarsi di nuovo significa aprire un nuovo capitolo della propria vita e ciò implica porre la parola fine a una storia ormai terminata. C’è chi è paralizzato dall’idea dell’abbandono, e quindi un matrimonio infelice, un rapporto sentimentale senza legami ufficiali o l’ombra di una vecchia passione rappresentano una garanzia.
“È brutale che le persone che amiamo si trasformino in passato”
Se è vero che l’infelicità comunque non riserva nessuna sorpresa, la vera sfida da affrontare, come avviene per Lidia e Pietro, è rappresentata dal cambiamento.
“In amore siamo tutti difettosi”, ha dichiarato l’autrice Chiara Gamberale in una recente intervista, la quale ha anche confessato che “nel libro le paure sono autobiografiche, ma i personaggi hanno più paura di me”.
Ancora una volta la sensibile e acuta scrittrice si dimostra brava nel descrivere con lucidità il nostro presente, le inquietudini, la vita frenetica che conduciamo quotidianamente, ciò che vorremmo e non possiamo ottenere e l’eterno contrasto tra sogno e cruda realtà. Significativo in tal senso l’esergo del volume che esce a pochi giorni dalla festa dedicata a chi si ama.
“Non può esistere alcunché di unico o d’intero che non sia stato strappato”. William Butler Yeats.
Adesso
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"Adesso" è stato il primo libro che ho letto di Chiara Gamberale, sono stata attratta da un elemento superficiale, ovvero la protagonista si chiama come me, Lidia, e questo mi ha incuriosito molto. Inizialmente mi sono sentita quasi respinta dal libro e mi ha provocato una sorta di rabbia, di fastidio, credo principalmente per il fatto che presenta un mondo disordinato, incerto, carico di dolore, rimpianti e ancora confusione. Dapprima i personaggi mi sono apparsi superficiali, immaturi, irresponsabili, adulti che si comportano come ragazzini, ma a un certo punto della lettura, non so né perché né come, mi sono accorta che ciò che mi procurava fastidio era proprio la verità, il riconoscere che nel futuro potrei ritrovarmi in situazioni simili a quelle vissute dai personaggi, e quindi si è fatta largo in me la paura dell’incertezza del futuro. Una volta riconosciuto questo mio sentimento, ho iniziato a cercare di comprendere i personaggi e ad affezionarmi a loro, ammirando il loro coraggio nel rimettersi in gioco, sempre e comunque, nonostante le paure e le difficoltà della vita, facendo spazio all’adesso, all’amore.