Azzeccare i cavalli vincenti
- Autore: Charles Bukowski
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2009
Pubblicato da Feltrinelli nel 2009, da poco più di un mese, "Azzeccare i cavalli vincenti" è una raccolta di saggi e racconti apparsi su varie riviste americane tra il 1944 e il 1990.
Si tratta di scritti pubblicati soprattutto su riviste minori o underground e che, riuniti tutti insieme in questo libro, ricreano perfettamente tutto il mondo bukowskiano: l’umanità vista con i suoi occhi curiosi ma disgustati, la musica classica ascoltata tutte le notti in camere spoglie e in affitto, alcool a fiumi, ricordi di un’infanzia violenta e infelice, la poesia come unica valvola di sfogo, unico mezzo per comunicare tutto il proprio universo. C’è la sua solitudine, la sua follia, l’odore di quelle biblioteche dove si rifugiava da ragazzo e cominciò a leggere scrittori come Lawrence e Turgenev. Insomma c’è tutto il vecchio Buk, la sua ironia, il suo dolore, la semplicità nello scrivere. Ma c’è anche un Bukowski più deciso che discute di politica, di guerra e non teme di prendere prese di posizione su questi e altri argomenti. Infatti, i racconti si alternano a prefazioni e a saggi scritti ottimamente come, appunto, quello sulla guerra e sull’arte. Ed è qui che si rivela una scrittura più fine, sempre diretta e dissacrante, ma per certi versi più colta, più matura, più solida.
Passano gli anni e si scava tra le sue parole e frugando se ne trovano sempre di nuove, perchè - disse egli stesso- : “Scrivere per me è una funzione fisiologica. Senza mi ammalerei e morirei. E’ una parte di noi come il fegato o l’intestino, altrettanto affascinante”. Ed è stato questo “bisogno fisiologico di scrivere“ a renderlo uno degli scrittori più prolifici della storia e allora ogni tanto spunta fuori qualche inedito. Certo, sono storie già "sentite" per certi versi, perché il ritmo, il sapore, l’odore sono gli stessi, ma i lettori non sono mai stanchi di leggerlo, di ascoltare il mondo visto e raccontato con quella musica lì, con quei pochi ingredienti di cui disponeva, ma che messi in ordine diverso, cambiati ma mai mutati, davano vita ogni volta a una storia che valeva - e vale - la pena leggere. Le sue storie fatte di corse di cavalli, alcool, donne e sesso, con dentro una sfumatura di dolore, di tristezza e di disperazione che, in maniera diversa eppure simile, conoscevamo e conosciamo ancora. Ed in mezzo a quella disperazione che ha sempre raccontato, eccola improvvisa, arrivare – quando proprio non si aspetta – la poesia. Magari un solo verso, una frase, ma luminosa, in grado di dare luce ad un’intera pagina grigia...
“Credi nel valore della vita? mi chiede. Non capisco bene la tua domanda. Non credo nel valore di un bel niente. Sono un sognatore. Credo nel possesso senza dolore. Non sono un realista. Manco di spina dorsale. Odio la noia e la lotta. Preferisco ascoltare l’overture del Sansone di Handel”.
Azzeccare i cavalli vincenti
Amazon.it: 10,44 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Azzeccare i cavalli vincenti
Lascia il tuo commento