Bibliomania
- Autore: Gustave Flaubert
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2009
In poco più di trenta pagine una delle prime novelle di Gustave Flaubert, tra i più importanti scrittori e romanzieri francesi della seconda metà del XIX secolo, scritto in giovanissima età e pubblicato nel 1836 quando era appena quindicenne sulla rivista letteraria Le Colibri. Vent’anni dopo verrà dato alle stampe il suo celebre romanzo d’esordio, "Madame Bovary". "Bibliomania" è un libricino nel quale Flaubert, adolescente, descrive l’amore ossessivo per i libri: una patologia nel possederli non nel leggerli, svincolata dalla cultura e oltre il controllo umano. È una raffinata e tragica riflessione sulla bibliomania, senza dimenticare che i libri percorreranno l’intera vita personale dello scrittore e dei personaggi dei suoi romanzi. Sia pure con alcune differenze, la narrazione riporta alla mente la figura de Il bibliomane, l’amante dei libri di Charles Nodier. A Barcellona viveva Giacomo, un libraio di circa trent’anni, cupo, triste, dalla fisionomia scialba.
Aveva trent’anni, ma già sembrava vecchio e consunto; era di statura alta ma curvo come un vecchio; i capelli erano lunghi, ma bianchi; aveva mani forti e nervose, ma rinsecchite e coperte di rughe; il suo abito era misero e lacero, aveva l’aspetto sinistro e oscuro…
Per tutti in città era una persona strana, infernale. Usciva di rado, solo nei giorni delle aste e dei mercatini. Aveva una sola passione: i libri. Un amore che lo consumava di giorno in giorno: dormiva tra i suoi libri guardandoli, osservandone le dorature, l’inchiostro e il profumo della carta. Un tempo era stato monaco, custode della biblioteca del monastero. Abbandonò Dio per quell’amore che gli aveva tolto il sonno e per il quale sacrificava vita e soldi.
Non era il sapere che amava, era la sua forma e la sua espressione; amava un libro perché era un libro, amava il suo odore, la sua forma, il suo titolo. Ciò che amava in un manoscritto, era la sua vecchia data illeggibile, le lettere gotiche bizzarre e strane, le spesse dorature che appesantivano i suoi disegni…
Anche Baptisto era libraio in Barcellona, con il suo negozio nella piazza reale ed insieme a Giacomo rincorreva i mercanti di libri per acquisti rari e unici. La ricerca di antichi manoscritti non lasciava dormire serenamente il nostro protagonista. Quando ne aveva uno tra le mani, le ore scorrevano nell’osservare il suo nuovo tesoro. Da anni era in attesa di poter acquistare un manoscritto prezioso, il Mistero di San Michele: una Bibbia latina con glosse in greco. Molti venditori di libri in tutta la Spagna avrebbero dato qualsiasi cosa nel cercarlo e nell’ottenerlo. La corsa a possederlo era diventata un’ossessione per Giacomo che tutto avrebbe fatto, anche dare l’anima al diavolo. E chissà cosa succederà all’arrivo in città di un misterioso studente che gli confida di averlo potuto sfogliare! Un finale tutto da leggere. Bibliomania, con una straordinaria descrizione letteraria dei personaggi, è un mirabile racconto sul delirio del libro e di quanto una passione perversa possa consumare i giorni della propria esistenza.
Bibliomania
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