Bologna sottosopra di Zap & Ida

Amareno Fabbri è ancora tra noi, nella sua Bologna, e per tutti l’amato commissario invisibile ha avuto il merito di far tornare Bologna la città bellissima di un tempo: i muri puliti dalle scritte, gli ambulanti mandati via e pochi malavitosi e prostitute nelle strade. Dopo l’incidente mortale con la sua Uno bianca aveva continuato a fermare e ad arrestare i delinquenti; solo la compagna Marisa e il fidato Rossetti avevano la possibilità di vederlo e di parlargli. Marisa era sempre al centro della vita di Amareno, la sua donna meravigliosa, accogliente come poche, paziente e amorevole. Le sue tagliatelle al ragù erano capaci di dargli un’energia positiva come il caffè che gli preparava ogni mattina, dopo essere stata svegliata dal suono dell’Internazionale, la suoneria del cellulare di Amareno. Nelle librerie dal 29 ottobre, Bologna sottosopra è la nuova indagine dell’amato commissario capo della Questura di Bologna, scritto a quattro mani dall’inseparabile coppia Zap e Ida. È il settimo poliziesco nato dalle fervide e umoristiche menti della coppia indissolubile nella vita come nel lavoro, autori di campagne pubblicitarie e collaboratori di quotidiani e periodici.

Fabbri, il commissario invisibile, con la sua arma tremenda, il doppio sgambetto, era l’incubo di tutti i malfattori e delinquenti della città. Il rapimento di un bambino a opera del padre malavitoso attraverso uno dei tombini della città farà scoprire la “Bologna di Sotto”, fatta di torrenti, canali e fiumi, una vera città sotterranea. Vi si rifugiava chi era dedito al malaffare e per il nostro commissario costituiva un luogo off limits: poteva raggiungere, sbattendo le ciglia, ogni località del mondo, purché fosse in superficie.
Il bambino nella Bologna di Sotto, sottratto alla madre, era nelle mani di Peppe Lo Scugnizzo, napoletano che viveva a Bologna da molti anni. Città di sotto era opera sua, un sicuro centro abitato creato prima nella sua mente e poi realizzato con i canali che l’attraversavano come nei secoli passati, quando Bologna era definita la Venezia emiliana. Un rifugio per i delinquenti, prostitute, persone di malaffare, senzatetto e non solo, un posto vivibile per i corsi d’acqua, per l’energia rubata alla città di sopra e pieno di locali con pochi limiti: “Nel sottosuolo tutto è permesso.”
Vi era inoltre un museo con reperti archeologici visitato da turisti in cerca di avventura e coraggiosi nello scendere nei meandri della città, e una cittadella universitaria dove gli studenti potevano mettere a prova la loro preparazione teorica con la pratica. Una città in espansione, un fortino inespugnabile per il quale il sindaco di sopra, il Cinese, e lo scugnizzo, elettosi podestà di sotto, avevano trovato un accordo per vivere tranquillamente. E la Bologna di Sopra era tornata ad essere più bella e più sicura di una volta, con i cittadini tartassati dalle tasse e con l’ipocrisia che faceva da padrona: un sepolcro imbiancato, bella fuori ma marcia dentro. E con le insidie che erano sempre dietro l’angolo; altri casi da risolvere per il nostro commissario invisibile.

È in questo contesto che si incastra la scomparsa di alcune ragazze e la tentata violenza su di una ragazzina ai Giardini Margherita, con tra gli indiziati il figlio Luigi del Marchese Baldi delle Rose, uno degli intoccabili della città. Una famiglia “col pedigree da secoli”, con il nonno che aveva partecipato alla marcia su Roma e si era salvato dai partigiani rifugiandosi in Vatican e il marchese vigente un camerata. Il figlio ventunenne era cresciuto nella bambagia, viziato e pieno di soldi, e amava far scorribande con i suoi amici “della squadraccia”, Ben, Adolf, il Nero e Anoi, figli di altri signorotti che inneggiavano al Fascio e a Mussolini. Il commissario Fabbri era da sempre convinto che certi personaggi dal portafoglio gonfio, convinti che il dio denaro comandi il mondo, rovinino i figli.
Situazioni coinvolgenti come sempre nel nuovo romanzo Bologna sottosopra, vicende della città di sopra e di sotto raccontate straordinariamente dalla penna dei nostri due autori, con le sorprendenti indagini del commissario invisibile Fabbri. Un uomo di stato dalle spalle larghe, un outsider integerrimo, sempre pronto ad affrontare i più temibili criminali, innamorato della sua dolce Marisa, e fedele al suo credo ideologico. Come si può non amarlo?