Spariam bene di Zap & Ida

Spariam bene (Giraldi Editore, 2021) l’avevo perso di vista ed è poi riapparso tra le pile dei miei libri; uno dei crime della quadrilogia di Zap e Ida, la straordinaria coppia, anche nella vita, di scrittori e famosi vignettisti. Due umoristi bolognesi che fanno ridere anche scrivendo un giallo, scriverà di loro il giornalista Carlo Valentini.

Vincenzo Zapparoli e Ida Cassetta, i loro veri nomi, animano con ironia e amabilità il personaggio principale dei loro romanzi, Amareno Fabbri, commissario della Questura di Bologna, un uomo di stato sempre pronto ad affrontare serial killer e terribili vicende drammatiche. Amareno, adottato dalla città di Bologna, ama il suo lavoro, non emette sentenze di colpevolezza, si muove in Uno bianca (simbolo di una tra le più violente storie di Bologna) e adora le tagliatelle (piatto tradizionale dell’Emilia Romagna) della sua Marisa. La sua Bologna in autunno ha un fascino maggiore più che nelle altre stagioni: la temperatura è mite e il tappeto di foglie cadute dagli alberi, dal giallo al rosso, rispetta i colori della città. Marisa, al suo fianco, passeggia nei luoghi cari al suo commissario, al Caffè del Teatro quando non ha voglia di litigare con Gigino al Mocambo. È la sua donna meravigliosa e non solo per il fisico: possiede la maestria nell’arte amatoria e l’abilità in cucina. Amareno è legato a Marisa perché la ritiene una donna molto intelligente e spesso lo ha aiutato anche a risolvere casi difficili. Lei continua a praticare il suo vecchio lavoro di prostituta, ma accetta solo gli uomini viziosetti al telefono che godono con le parole: il commissario lo sa e la cosa lo diverte. Come non amarlo!

È una domenica tranquilla, passeggiano l’uno accanto all’altro, e il nostro commissario già pregustava il pranzo che lo attendeva, le tagliatelle della sua Marisa, buone come solo lei le sa fare, con il ragù da mille e una notte. La domenica Bologna si sveglia tardi, e dopo un po’ di confusione in giro, il silenzio torna verso l’una, quando in famiglia parlano le forchette. All’improvviso rumori di passi in fuga, un uomo ricoperto di stracci è a terra, colpito al petto da un proiettile. Era un senzatetto che chiedeva l’elemosina, conosciuto nella zona perché spacciava tant’è che accanto al suo corpo, in una borsa di tela sporca troveranno molte banconote, probabilmente l’incasso della notte, e droga in bustine pronte alla vendita. Per il commissario Fabbri sarà solo l’inizio di una tragica sequenza di omicidi. Di lì a qualche ora un altro uomo verrà colpito a morte e le indagini punteranno su di un cecchino: due casi di omicidio a distanza uno dell’altro, e di domenica. L’attività investigativa accerterà che i proiettili sono di calibro 22, del ritrovamento di mozziconi di sigarette malboro confezionate in un Paese dell’est, e cosa dire della precisione nel tiro: chi sarà mai l’omicida, un tiratore scelto, un ex militare? Il pensiero di Amareno va al collega Vitali, a quando lavoravano insieme in Questura, agli scherzi e ai pranzi da Adolfo, a due passi dalla Questura. Un’amicizia inossidabile anche dopo il suo licenziamento. In questa indagine la sua vicinanza sarebbe stata utile. E ancora omicidi in città: un prete accusato di pedofilia dai parrocchiani, il conte Ugoletti molto conosciuto in città, un nero da sempre, passato dal Movimento Sociale ad Alleanza Nazionale e un’anziana donna davanti al tabaccaio dove si recava tutti i giorni. Nulla accomuna le vittime se non essere state uccise da un cecchino, e neanche a dirlo l’occasione verrà subito colta dai giornali locali che a caratteri cubitali riporteranno, Bologna nel mirino dei terroristi - La Polizia brancola nel buio.

Le vittime non appartenevano ad un’unica categoria di persone, e il nostro commissario scoprirà che insolitamente erano tutti clienti del dottore Lampione, psicologo, specializzato nella risoluzione di problemi familiari. Forse il dottore, un uomo piccolo di statura con l’occhio vispo e barba freudiana, molto stimato in città poteva dare una svolta alle indagini?

Una vera e propria matassa da sbrogliare per il commissario Fabbri, un uomo affascinante, sicuro e accogliente, diviso tra lavoro e vita privata, con un profondo senso di giustizia e per quanto l’indagine fosse stata complicata, nulla lo ostacolerà nella ricerca del colpevole. Da leggere!