Il Cristo Fotòforo Florense di Pasquale Lopetrone

“Il Cristo Fotòforo Florense” è un testo pubblicato in formato e-book, edito col patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’architetto Pasquale Lopetrone, autore dell’opera, è uno studioso di Gioacchino da Fiore e fa parte della Giunta Esecutiva e dell’Assemblea del Centro Studi Gioacchimiti, ma è anche un raffinato restauratore e conservatore. Ha scritto moltissime monografie, pubblicazioni e saggi, soprattutto di carattere storico-architettonico di monumenti. È uno specialista in questo ramo, in particolare perché svolge il lavoro di funzionario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il testo proposto si riferisce unicamente alla parete absidale della Chiesa abbaziale florense, che si trova a San Giovanni in Fiore (CS). La simbologia che si ritrova nella parete absidale è strettamente collegata al pensiero di Gioacchino da Fiore (1130-1202), fondatore dell’Ordine Florense, abate, teologo e scrittore, personaggio straordinario, tanto da essere citato dal Sommo Poeta

“il calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato” » (Dante Alighieri, Paradiso, XII, vv. 140-141).

Pasquale Lopetrone analizza e rilegge, in chiave storico-artistica e teologica, l’argomento con riferimento ai suoi studi precedenti riguardanti l’architettura florense.

“Il Gesù Cristo fotòforo in maestà, non figurato ma trasfigurato dalla luce che attraversa i trafori ordinati sul muro orientale dell’abside della chiesa abbaziale florense di San Giovanni in Fiore, allude alla presenza di Dio, sia in cielo sia in terra”.

Pasquale Lopetrone spiega la raffinata simbologia della parete absidale collegandola al pensiero di Gioacchino da Fiore e alle sue opere dottrinarie, in particolare al “Liber Figurarum”.

“Quei trafori luminosi (costituiti da un grande rosone circolare, da tre piccoli rosoni disposti intorno al grande cerchio, a mo’ di triangolo, e dalle sottostanti tre monofore), oltre a proporre un singolare quadro simbolico, costruiscono una composizione sensibile, che nell’insieme conforma vaghe forme antropomorfiche ‘in dissoluzione’, collegabile alla descrizione fatta nei passi del Vangelo dove si racconta che Gesù, salito sul monte, fu trasfigurato in luce”.

Vedere, poi, dal vivo questa meravigliosa opera aiuterà a comprenderne fino in fondo la bellissima e interessantissima spiegazione dell’architetto Pasquale Lopetrone.
È possibile inoltre visionare il testo del libro gratuitamente su Issuu.