La localizzazione del Proto Monastero di Fiore
- Autore: Pasquale Lopetrone
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2014
“La localizzazione del Proto Monastero di Fiore” di Pasquale Lopetrone, è un ebook del 2014, pubblicato su Issuu, consultabile gratuitamente. Il saggio è stato precedentemente pubblicato in forma cartacea nel 2003 dalle edizioni Dedalo. Pasquale Lopetrone è un architetto, un restauratore, uno studioso di Gioacchino da Fiore; ha scritto, tra l’altro l’interessantissimo saggio “Il Cristo Fotòforo Florense”. Da esperto conoscitore dell’architettura medioevale e di quella dell’ordine florense in particolare, l’autore racconta come sia pervenuto alla precisa localizzazione delle “opere materiali concretizzate dall’abate Gioacchino a Fiore tra il 1189 e il 1202”.
Dante Alighieri nel XII Canto del Paradiso, vv 140-141, definisce “Il calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato” e gli studiosi di Gioacchino sono soprattutto concentrati sugli aspetti teologici e sulle riflessioni filosofiche scaturite dall’opera dell’abate. Secondo l’architetto Lopetrone la Congregazione Florense, oltre ai monaci conventuali, preti secolari e chierici, raccolse una vera e propria comunità che comprendeva anche laici sposati
“con prole e non, vanno a formare una comunità di spirituali capaci di vivere tutt’insieme, come un corpo e un’anima sola, ad esemplificazione della sua la teologia della storia. (…) La teologia della storia è materia costituente la base spirituale della società occidentale, perciò è come una luce che resta sempre accesa e che guida lo sviluppo delle comunità nel tempo”.
Prima, però di fondare il convento e la chiesa di San Giovanni in Fiore, che fu edificata dopo la morte di Gioacchino dall’abate architetto Luca Campano, Gioacchino stesso aveva fondato un monastero la cui collocazione non era mai stata individuata. Fondando la ricerca su fonti materiali e anche sulla convinzione di un proprietario di un fondo, Pasquale Lopetrone ha formulato delle ipotesi sulla possibile individuazione nel sito detto Jure Vetere e ha individuato una traccia di una struttura muraria che, per più tempo fu creduta priva di particolare significato ma, considerando la sua qualità e, soprattutto, le dimensioni e l’orientamento, ha iniziato a formulare ipotesi e a convocare esperti del settore. Se le prime indagini non hanno dato esito positivo, è stato solo con più accurate campagne di scavo negli anni duemila, suffragate dalle migliorate strumentazioni tecniche, che è stato possibile individuare l’impianto planimetrico del proto Monastero Florense. Dalle foto aeree e dalla ricostruzione planimetrica l’architetto ha poi potuto verificare la perfetta geometria che regolava l’edificio, con il ricorso alle formule auree, suffragando quella ricerca di perfezione e di assoluto che era nell’intento dell’abate e che si ritrovano anche nel “Liber figurarum”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La localizzazione del Proto Monastero di Fiore
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GRAZIE ! Ottima e pertinente recenzione, breve ed esaustiva.