Delitto impunito
- Autore: Georges Simenon
- Casa editrice: Adelphi
- Anno di pubblicazione: 2023
Delitto impunito (Adelphi 2023, titolo originale Crime Impuni, traduzione di Simona Mambrini) di Georges Simenon (Liegi 1903-Losanna 1989) fu terminato dal grande autore belga a Shadow Rock Farm, Lakeville (Connecticut) il 30 ottobre del 1953 e apparso in Francia contemporaneamente l’anno successivo in volume per Presses de la Cité e a puntate sul settimanale “Les Nouvelles littéraires” con le illustrazioni di Bernard Milleret.
“La camera di Élie, la cosiddetta camera verde, si trovava nell’ammezzato tra il pianterreno e il primo piano: era stata ricavata sopra la cucina, e il tetto di zinco la rendeva soffocante d’estate e gelida d’inverno”.
Erano ormai tre anni che Élie si trovava presso la pensione della signora Lange, una donna magra, di un biondo slavato, con la pelle lattea, gli occhi grigi e l’aria perennemente stanca. Il marito era morto dieci anni prima, durante la guerra del 1914, e da allora la signora Lange prendeva a pensione degli studenti. Il giovane Élie proveniva da Vilnius, in Lituania ed era giunto a Liegi per preparare un dottorato in matematica, ma era talmente privo di mezzi che era costretto a vivere di privazioni: camera non riscaldata, pasti frugali e per giunta nessuna amicizia Un giorno alla porta della signora Lange si era presentato Mikhail Zograffi, che preferiva farsi chiamare Michel, romeno, che aveva scelto di occupare la camera più bella della casa, dove la tappezzeria era color rosso granata e oltre al letto c’era una chaise-longue che Élie aveva sempre guardato con invidia. Michel era ebreo come Élie, ma di un tipo diverso rispetto al ragazzo proveniente dalla Lituania, che aveva capelli rossicci e quasi crespi, labbra carnose e occhi sporgenti. I capelli di Michel erano scuri e lisci, gli occhi di un nero profondo, la carnagione olivastra, e vestiva con più eleganza rispetto alla maggior parte degli studenti.
“Un giovanotto ammodo”, che aveva scelto la pensione completa, un vero lusso, rampollo di un’agiata famiglia romena, le cui privilegiate condizioni, avevano immediatamente scatenato il livore, la gelosia e l’invidia di Élie. Sentimenti deprecabili, certo, ma Élie non poteva fare a meno di provarli, il suo animo era troppo esacerbato, per esempio ammirava da lontano Louise, la figlia della signora Lange, dalla pelle così fine e vellutata, ma non avrebbe mai osato corteggiarla. E invece quel Michel, protetto da quella sua aura di invulnerabilità data dalla sua condizione finanziaria, non aveva esitato un attimo a corteggiare Louise. Adesso basta, era troppo, l’intruso nella pensione della signora Lange andava tolto di mezzo.
“Pensare ai dettagli lo aiutava. Gli impediva di lasciarsi deprimere dal mondo che, quel mattino, gli appariva come un grande vuoto in cui lui era l’unico ad agitarsi senza sapere perché”.
Un romanzo redatto settant’anni fa, ma tremendamente attuale e forse è questo il segreto dell’eterno successo dell’intera produzione letteraria di Simenon. La mente geniale del grande scrittore belga questa volta si addentra nell’animo di un uomo frustrato dalla vita, che decide di farsi giustizia da solo, animato dall’unico desiderio di eliminare una persona colpevole di essere quello che lui non sarebbe mai potuto diventare, per indole e carattere. Un delitto impunito, ma ventisei anni dopo, in tutto un altro scenario, in America, il colpo di scena: chi doveva essere morto, in realtà non lo era.
“Rischiava di mandare tutto a monte? Domani, dopodomani o l’anno seguente, si sarebbe ritrovato punto e a capo”.
Delitto impunito
Amazon.it: 10,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Delitto impunito
Lascia il tuo commento